Una ragazza di 80 anni: Cjase Cocèl festeggia il compleanno di “nonna Anna”, storica volontaria

Nonna Anna è una storia volontaria di Cjase Cocel a Fagagna.

Una colonna portante tra i volontari di Cjase Cocèl a Fagagna, “nonna Anna Pego”, al secolo Anna Pegoraro, ha compiuto 80 anni “e l’Ecomuseo il Cavalîr, dove da sempre e tuttora è attivissima, l’ha festeggiata con gioia e infinita gratitudine”, racconta la presidente Anna Baldo.

“Dedita alla famiglia, al marito, ai figli, ai cognati, ai nipoti che la adorano, ha sempre trovato il tempo per il volontariato, oltre che da noi anche in parrocchia e nel gruppo missionario. Sempre pronta a fare, a correre, a organizzare, trascina tutti con la sua energia travolgente”.

“Anna – aggiunge Elisabetta Brunello, anche lei da sempre volontaria al museo –, è figlia di Elgide, storica materassaia di Fagagna, come lei generosa e pronta al sacrificio. Allora, la vita era difficile, ma Elgide non si è mai persa d’animo, ha allevato ed educato le sue figlie e “nonna Anna” è oggi la sua degna erede”.

Quando ci sono feste o manifestazioni, “Anna è la prima a fare e a trascinarci tutti – ripetono gli amici del museo –. Sono per primi i bambini che vengono in visita a chiamarla “nonna Anna” e per loro lei prepara la polenta china sul fogolâr, proprio come facevano le donne di ieri che raccontiamo agli alunni nel percorso del ciclo del mais. È inutile dirle di provare a usare una macchina meccanica per semplificare il lavoro. Fedele alla sua missione continua a stare lì con la faccia sul fuoco e poi a rovesciare la polenta sul tagliere segnandola con il segno di croce come si faceva nella famiglia contadina“.

Anna ha fatto parte di Cjase Cocèl fin dagli inizi, nel 1994. Negli anni ha contribuito al successo delle feste della trebbiatura e di tante altre iniziative come Vacanze in fattoria e la mostra sul tabacco, dove peraltro ha fatto parte del gruppo delle comparse nel filmato dedicato, dove mostrava gesti e strumenti della raccolta delle preziose foglie.

“Anna sa fare tutte le attività delle donne che hanno attraversato quest’ultimo secolo – concludono dal museo –: è brava anche a scartociâ, a vendemmiare, a essere la consulente esperta dell’orto, dei tempi giusti per mettere a covare la chioccia, della conservazione dei cibi, della preparazione di pietanze, dei prodotti migliori per pulire. Ma anche a preparare il suo mitico strudel, che, ci dice, prepara in un attimo al mattino prima di venire al museo. A lei da tutta la nostra grande famiglia i più calorosi auguri per questo compleanno davvero importante e per il prezioso, insostituibile aiuto che ci garantisce sempre con gioia ed entusiasmo”.