A Forgaria nel Friuli nasce una nuova impresa creativa per valorizzare il territorio

L’assessore regionale alla Cultura, Tiziana Gibelli, alla presentazione di Ri-Scoperte, nella sala consiliare del Comune di Forgaria nel Friuli, alla presenza del sindaco, Marco Chiapolino, e del presidente della Comunità collinare del Friuli, Luigino Bottoni.

Con Ri-Scoperte successo imprese culturali creative.

L’obiettivo è quello di abbracciare tutto il territorio ricadente entro la Comunità Collinare del Friuli. Un progetto nato anche grazie al supporto del Polo tecnologico Alto Adriatico di Pordenone, che funziona da incubatore per fare nascere le imprese culturali. Si chiama Ri-Scoperte e si occupa di valorizzare in maniera innovativa i beni culturali “minori”, trasformandoli in risorsa per la comunità, attraverso un dialogo e un’interazione costante col territorio circostante. Propone attività didattiche per tutte le fasce di età, visite ai siti storico-culturali e, più in generale, un turismo locale sostenibile per famiglie, gruppi, studenti e scuole.

“Questa importante iniziativa ha una duplice valenza positiva che voglio sottolineare – ha detto l’assessore regionale alla Cultura, Tiziana Gibelli -. Oltre al sito archeologico, del parco culturale di Castelraimondo, a Forgaria nel Friuli c’è anche un piccolo museo etnografico. Oggi è gestito da un gruppo ma presto, a giugno, sarà gestito dall’impresa culturale creativa che stanno per costituire le due archeologhe del progetto Ri-Scoperte, parte del gruppo stesso”. Questo museo etnografico andrà a far parte del Mess, Museo etnografico di storia sociale del Friuli Venezia Giulia, un museo diffuso sul territorio, un’integrazione di tutti i piccoli musei etnografici che abbiamo in regione.

Il progetto prevede una catalogazione dell’esistente e un’organizzazione nell’esposizione organica dei beni conservati, ‘specializzando’ le singole realtà, in modo da offrire al turista percorsi incentrati su tematiche sempre diverse, evitando di esporre le stesse testimonianze in più musei. “Il nostro intento, con Mess, è quello di aiutare i Comuni a mantenere sul proprio territorio i propri patrimoni, di salvare e aiutare a crescere le piccole realtà locali, oltre a valorizzare un patrimonio etnografico che, nella sua globalità, in Friuli Venezia Giulia è veramente vasto e molto importante”, conclude Gibelli.