Allarme coronavirus, in Croazia scatta il coprifuoco. Preoccupa anche la Slovenia

L’impennata dei casi nei Balcani.

Continua a peggiorare la situazione dei casi di coronavirus in Croazia, dove i positivi aumentano di giorno in giorno con 6.420 casi dall’inizio dell’epidemia (+ 162 rispetto a ieri). Le aree con i maggiori contagi restano Zagabria, Spalato, e Vukovar.

Il virus si trasmette di più tra i giovani anche a causa della movida e degli assembramenti durante le feste e in discoteca. I problemi sono, soprattutto, il non rispetto delle distanze fisiche e il non utilizzo della mascherina. Ecco perché in Croazia sono stati adottati nuovi provvedimenti per il contenimento dell’epidemia come la chiusura dei locali notturni e dei bar a mezzanotte.

Con la presa di posizione del Governo italiano e l’obbligatorietà del tampone per chi torna da paesi a rischio come, appunto, la Croazia, già molte prenotazioni sarebbero state cancellate. Gli stranieri contagiati per il momento nel paese balcanico sono una cinquantina, ma la situazione sta peggiorando in tutta l’area, con impennate di positivi in Bosnia, Bulgaria, Macedonia, Albania e Montenegro.