Attentato terroristico a Mosca, rischio infiltrazioni dalla rotta balcanica in Friuli

Dopo l’attentato a Mosca, si alza il livello di attenzione anche in Friuli.

L’attentato rivendicato dall’Isis a Mosca ha riportato al centro dell’attenzione il rischio terrorismo con l’innalzamento del livello di guardia nelle aree sensibili, comprese quelle soggette a costanti flussi di migrazione, come appunto il Friuli Venezia Giulia.

A preoccupare, infatti, è la possibilità di eventuali infiltrazioni attraverso i nostri confini e, da qui, anche alle altre regioni visti gli accessi irregolari che non consentono di identificare tutte le persone che arrivano. Proprio per questo, Marco Dreosto, segretario dell’Ufficio di presidenza commissione Esteri e Difesa a Palazzo Madama e segretario della Lega Fvg chiede di rafforzare i controlli ai valichi: “Con la rivendicazione dell’attentato a Mosca – ha detto -, è chiaro che il terrorismo e il fondamentalismo islamico sono ancora un pericolo per la nostra sicurezza”.

“E’ quindi necessario tenere alta la guardia anche in Italia, in particolare ad esempio in Friuli Venezia Giulia, terra di arrivo di numerosi migranti provenienti dalla rotta balcanica. Paesi dei Balcani con già consistenti movimenti jihadisti presenti sul loro territorio possono essere interessati dal risveglio di cellule terroristiche dormienti con il rischio di infiltrazioni nei flussi migratori. Per questo è necessario rafforzare i controlli ai confini e la cooperazione con Slovenia e Croazia”.

Lo stesso Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, durante l’ultimo vertice con i colleghi di Lubiana e Zagabria, ha illustrato i numeri dei controlli ai confini che hanno portato a individuare 2.200 migranti irregolari di cui 1.300 respinti. In questo inizio 2024, la stretta ai valichi ha contribuito (assieme all’inverno) a ridurre il numero degli ingressi: rispetto ai 1248 del gennaio 2023, quest’anno sono stati poco più di 450. Ma la cartina di tornasole sarà la primavera, stagione che tradizionalmente segna una ripresa dei flussi.

L’attacco a Mosca è stato al centro di una riunione del Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica presieduto da Piantedosi, per aggiornare le misure di prevenzione antiterrorismo già disposte.

Nel corso della riunione è stata evidenziata l’importanza di proseguire l’attenta attività di monitoraggio, anche sul web, da parte delle forze di polizia e della intelligence per l’individuazione delle eventuali situazioni di rischio sul territorio nazionale. Un’attività di prevenzione ha consentito, dal 7 ottobre 2023 ad oggi, di espellere per motivi di sicurezza 47 soggetti, di cui 9 con provvedimento del Ministro dell’interno. Nel 2024 sono stati 23 i provvedimenti, di cui 5 emessi dal Ministro dell’Interno.

Anche vista delle prossime festività pasquali è stata disposta una intensificazione delle attività di vigilanza e di controllo da parte delle Forze di polizia con la pianificazione di specifici servizi operativi, riservando la massima attenzione ai luoghi di maggiore aggregazione e transito di persone, nonché a tutti gli obiettivi sensibili.