Dai trasporti ai protocolli da seguire, è già caos scuola in Fvg sul rientro in classe da settembre

Il caos scuola in Friuli Venezia Giulia.

Sul mondo della scuola in Friuli Venezia Giulia pesano tante, troppe incognite. E così, il rientro in classe diventa “nebuloso”. In questi giorni, il dibattito sulle regole per il ritorno tra i banchi ha infiammato il mondo della politica e, ovviamente, quello degli addetti ai lavori.

In consiglio regionale, alcuni – come Massimo Moretuzzo, capogruppo del Patto per l’Autonomia – hanno incalzato la Giunta, chiedendo di prendere provvedimenti affinché per gli studenti il nuovo anno scolastico non cominci in modo “monco” come accaduto negli scorsi mesi.

L’assessore regionale all’Istruzione, Alessia Rosolen, chiarisce però che al momento ci sono troppe incognite che impediscono di assumere delle scelte definite. “Per quanto riguarda l’incremento del trasporto scolastico – spiega – non possiamo pensare a un appalto supplementare finché non verrà chiarito quale sarà la capienza massima dei mezzi pubblici, se al 50 o all’80%. E questo non lo decide la Regione. Soltanto quando ci sarà una decisione chiara potremo muoverci”.

Un altro punto di domanda riguarda l’assunzione di personale scolastico “Covid”, per implementare lo spezzettamento delle classi. “Non ci sono indicazioni chiare dal Comitato tecnico scientifico e anche su questo siamo costretti ad alzare le braccia – prosegue Rosolen -. Non solo: anche su quanta percentuale di scuola sarà in presenza e sui dispositivi da utilizzare non abbiamo un quadro definito”. Senza dimenticare un altro “nodo”, quello della vaccinazione del personale.

Rosolen, dopo le accuse di alcuni membri dell’opposizione, parte al contrattacco: “Non stiamo a girarci i pollici – incalza -, abbiamo già attivato dei tavoli con i Prefetti e programmando alcuni incontri con il ministro all’Istruzione, Patrizio Bianchi. Le date, però, ancora non ci sono”.

Una cosa è certa: non ci sarà alcuno spostamento della prima campanella per favorire la stagione balneare, ipotesi che era circolata per il Veneto (salvo poi essere ritirata). “La data di inizio del nuovo anno scolastico è e resta quella del 16 settembre” taglia corto Rosolen. Almeno una certezza in un mare di tanti dubbi.