L’80° anniversario della Liberazione è stato celebrato con profonda partecipazione in tutto il Friuli Venezia Giulia. Il 25 aprile è stato un momento di memoria condivisa, riflessione sul presente e rinnovato impegno per i valori della democrazia, della libertà e della pace. Nonostante la pioggia, i cittadini sono scesi in piazza numerosi per rendere omaggio alla Resistenza e per ribadire che quei valori non sono solo ricordo, ma fondamento dell’oggi.
Udine: un monito contro il ritorno delle ideologie totalitarie

La cerimonia a Udine si è tenuta in piazza della Libertà, cuore simbolico della città. Migliaia di persone hanno sfidato il maltempo per partecipare a un momento intenso e sentito. Il sindaco Alberto Felice De Toni, dopo un minuto di silenzio in segno di rispetto per Papa Francesco, ha pronunciato un discorso incisivo, mettendo in guardia contro il ritorno di simboli e retoriche del fascismo e del nazismo.
«I nuovi fascisti siedono nei parlamenti democratici», ha affermato De Toni, evidenziando il pericolo di derive neo-nazionaliste e razziste. Ha poi rivolto lo sguardo all’Europa, vista come baluardo contro i totalitarismi: “Solo un’Europa federale può salvaguardare i valori del 25 aprile: pace, solidarietà e cooperazione”. Presente anche l’assessore regionale alla Salute Riccardo Riccardi, che ha ricordato come la libertà non possa mai essere data per scontata.
Pordenone: la memoria come impegno quotidiano

A Pordenone, la celebrazione è stata centrata sulle parole del sindaco Alessandro Basso, che ha ricordato il sacrificio di chi ha combattuto per restituire all’Italia la libertà. “Oggi Pordenone ricorda chi ha lottato fino all’ultimo per restituire all’Italia la libertà. La nostra terra ha sofferto la guerra fino al suo ultimo giorno, e proprio per questo conosce il valore della pace. Non è solo una giornata di memoria. È un impegno che continua. Siamo ancora quel popolo: orgoglioso, responsabile, pronto a difendere i valori in cui crede. Viva la libertà, viva la Repubblica, viva Pordenone.”, ha detto il primo cittadino, richiamando il senso di responsabilità collettiva nel difendere la democrazia.
Anche l’assessore regionale Cristina Amirante ha voluto sottolineare l’importanza della Liberazione come momento di riflessione sul presente: “È la data – ha detto- in cui l’Italia ha ritrovato le sue origini, scegliendo la democrazia, la Costituzione, la pace, il futuro”, ribadendo il ruolo della Costituzione e della democrazia come capisaldi del futuro.
Trieste: alla Risiera di San Sabba tra memoria e riconciliazione

A Trieste, la commemorazione si è svolta nel luogo più simbolico della città: la Risiera di San Sabba, unico lager nazista in Italia. L’affluenza è stata alta, con oltre duemila persone presenti all’interno e un centinaio di manifestanti all’esterno. Imponenti le misure di sicurezza, a sottolineare la delicatezza e l’importanza del momento.
La cerimonia ha visto la deposizione di una corona di fiori nel punto dove sorgeva il forno crematorio e la partecipazione di autorità civili, militari e religiose. L’assessore regionale Pierpaolo Roberti ha ricordato il lungo e complesso percorso di pacificazione del confine orientale, citando momenti simbolici come la storica stretta di mano tra i presidenti Mattarella e Pahor e il progetto di Nova Gorica-Gorizia Capitale Europea della Cultura 2025.
«Non possiamo fermarci ora», ha ammonito Roberti, ricordando l’importanza di non lasciare spazio a chi tenta di strumentalizzare queste ricorrenze per alimentare nuove divisioni.
Monfalcone onora il 25 aprile

Si è svolta oggi, 25 aprile, la celebrazione dell’80° anniversario della Liberazione, un momento solenne di riflessione e memoria condivisa per onorare i valori di libertà, giustizia e coesione nazionale.
“Il 25 aprile è il passaggio della storia dell’Italia unita, che ha segnato il cammino sulla via dell’indipendenza, della dignità, della libertà e della coesione nazionale” – ha sottolineato il sindaco Luca Fasan – “Tutti siamo chiamati a essere custodi della memoria degli eventi, che va difesa senza polemiche e divisioni e nell’omaggio e nel rispetto di tutti i caduti per la Libertà”.
La commemorazione ha avuto inizio alle ore 9.00 con la deposizione della corona al Municipio, alla presenza del Sindaco, dei rappresentanti dell’ANPI e di Assoarma. La cerimonia è poi proseguita in Piazzale Aldo Moro, presso l’Ospedale San Polo, da dove alle ore 9.30 ha preso il via il corteo commemorativo. Quest’ultimo si è svolto in assenza della Banda cittadina, non presente in segno di rispetto per il lutto nazionale dovuto alla scomparsa di Papa Francesco.
La prima sosta si è tenuta in Largo Pacor (San Polo), dove è stata deposta una corona in omaggio ai caduti. Successivamente, il corteo ha raggiunto Aris, presso il monumento dedicato ai 14 Eroi del Popolo caduti per la libertà, dove è stato reso lo stesso tributo.
L’ultima tappa si è svolta presso il Monumento Ossario dedicato ai Caduti Partigiani, nel Cimitero di Via XXIV Maggio. In seguito alla deposizione della corona, è arrivata la benedizione da parte di Fra Roberto Benvenuto. Un 25 aprile che Monfalcone ha celebrato con compostezza, partecipazione e profondo rispetto per la storia e i valori fondanti della Repubblica.