Sì alle messe di Natale e ai crocifissi in aula, l’Ufficio scolastico regionale scrive ai dirigenti

La dirigente regionale Fvg scrive a tutte le scuole.

Niente più divieti di messe a scuola, nessun rifiuto di esporre il crocifisso in aula e un invito ad “evitare che si ripetano inappropriati e infondati atteggiamenti di rifiuto nei confronti della celebrazione della Santa Messa o dell’allestimento dei simboli della tradizione cristiana all’interno delle scuole”.

Dopo il caso scoppiato a metà settembre scorso, quando il parroco di Precenicco fu “stoppato” da un’insegnante durante l’inaugurazione di una scuola elementare mentre stava per iniziare a recitare il Padre Nostro, ora è direttamente il dirigente scolastico regionale, Daniela Beltrame a voler mettere la parola fine ad eventuali altri episodi simili. A maggior ragione nell’avvicinarsi del Natale.

La circolare.

La circolare a firma Beltrame, è stata inviata a tutti i dirigenti scolastici degli istituti comprensivi della regione. Nel lungo testo, la dirigente generale ricorda sentenze, direttive e quanto altro stabilisca che sì, è possibile esporre il crocifisso in classe così come organizzare riti religiosi.

“Appare evidente – scrive Beltrame – che accogliere e organizzare nei locali scolastici al di fuori dell’orario di lezione, assicurando la facoltatività di partecipazione degli alunni e delle loro famiglie, le simboliche rappresentazioni del messaggio pacificatore del Natale, che tradizionalmente si declinano in allestimenti, recite, cori ed eventi musicali, sia pienamente legittimo e non affatto lesivo del principio di non discriminazione”.

Il plauso della politica.

Plaude all’iniziativa il capogruppo in Consiglio regionale di Progetto Fvg, Mauro Di Bert. “”Un chiarimento dovuto – spiega –, per evitare il ripetersi di spiacevoli situazioni, come quella vissuta a Precenicco, in occasione della benedizione della ristrutturata scuola primaria. Concordo pienamente con l’azione intrapresa dalla dirigente scolastica regionale, Daniela Beltrame – prosegue –, e condivido il giudizio espresso agli insegnanti, chiamati non solo ad assicurare il conseguimento dei livelli di apprendimento degli alunni, ma anche a essere garanti della corretta interpretazione dell’ordinamento giuridico di fronte alle rispettive comunità scolastiche”.

Una circolare non aggiornata.

L’ordinamento giuridico. Già perché proprio a questo, invece, si rifà un’altra lettera, stavolta a firma dell’Unione degli atei, agnostici razionalisti del Fvg. Una missiva scritta in risposta a quella di Beltrame e inviata, oltre che alla dirigente generale, a tutti gli istituti comprensivi della regione.

Per l’associazione, la circolare inviata dall’ufficio scolastico regionale “non risulta aggiornata – scrive Luciano Bellomo, coordinatore regionale Uarr Fvg – rispetto ai principi espressi nella recente sentenza della Corte di Cassazione, Sezioni Unite. A seguito di questa sentenza, alcune affermazioni richiamate nella circolare, quali ad esempio il parere del Consiglio di Stato del 27 aprile 1988 andrebbero riconsiderate nel loro valore e nella loro attualità”.