Dalla Festa del vino di Bertiolo a Sapori Pro Loco il coronavirus cancella tutti gli eventi: “Scelta obbligata”. Anche Friuli Doc è a rischio

Gli eventi del Friuli già cancellati.

La pandemia da coronavirus avrà ripercussioni anche sui piccoli e grandi eventi. E anche l’esistenza di qualche sodalizio sarà messa a rischio dalla situazione causata dalla diffusione del Covid-19. Il 2020 non sarà un anno facile nemmeno per il mondo dell’associazionismo, una galassia che in Friuli ha un peso rilevante, anche economico, non di secondo piano. Bastano i numeri a testimoniarlo: sono 233 le realtà aderenti al Comitato regionale del Friuli Venezia Giulia dell’Unione nazionale Pro loco d’Italia, suddivise in 11 consorzi. I soci delle Pro loco aderenti sono 20.000 e ogni anno organizzano 1.500 eventi.

Gli effetti del coronavirus hanno già provocato alcune dolorose cancellazioni di appuntamenti in programma a primavera. Dalla Festa del vino di Bertiolo alla Fiera regionale dei vini di Buttrio, dalla Sagra del Vino di Casarsa, fino a Piazza in Fiore a San Vito al Tagliamento, per citare qualche esempio. Senza dimenticare un altro fiore all’occhiello tra gli appuntamenti in regione, Sapori Pro Loco, la grande vetrina di Villa Manin a Passariano che era in programma nei due fine settimana centrali di maggio. Niente da fare: tutti questi eventi slittano al 2021.

Come si sta muovendo il Comitato regionale delle Pro loco? “I nostri uffici sono chiusi al pubblico in questa fase emergenziale – evidenzia il presidente, Valter Pezzarini – ma rispondono via email e al telefono a tutte le esigenze delle Pro Loco e dei Consorzi di Pro Loco. Non appena si potrà ripartire abbiamo tutta la serie di assemblee da recuperare, con collegate elezioni per il rinnovo delle cariche, senza dimenticare il lavoro di consulenza organizzativa e promozionale di tutte le attività delle nostre associate non appena ripartiranno. Il lavoro non manca. Ora, nel frattempo, è il momento di stare a casa, dando così il nostro contributo a chi lavora in prima linea nell’emergenza”. Già, perché sono molti i volontari in prima linea, al fianco della Protezione civile, nella distribuzione dei pasti a domicilio per chi non si può muovere vista l’emergenza sanitaria.

Ma qual è il panorama atteso per i prossimi mesi? Il Comitato non si sbilancia, ma qualche “previsione” la possiamo azzardare. Ci potrebbero essere speranze per gli eventi all’aperto dei mesi di luglio e agosto, sempre nel rispetto delle misure di sicurezza previste per la salute pubblica. Ci si interroga anche sul futuro di un evento come Friuli Doc, vista la massiccia partecipazione di pubblico o dei concerti. Per quanto riguarda le Pro loco, quelle più strutturate potranno superare il momento critico, per quelle più piccole ripartire sarà più complicato. E qualcuna rischia anche di sparire.

Anche la Regione naviga a vista. “È chiaro – commenta l’assessore al Turismo, Sergio Emidio Bini – che nel breve periodo non ci saranno eventi, né quelli più piccoli come le sagre, né i più grandi. In questo momento tutta l’attenzione è concentrata sulla salute pubblica. Presumo che più avanti si potranno svolgere soltanto manifestazioni che consentano un controllo dell’afflusso di pubblico”. L’amministrazione regionale come sosterrà le Pro loco? “Saremo al loro fianco anche quando recupereranno gli eventi ora cancellati per l’emergenza coronavirus”, precisa l’assessore. L’incertezza è sui tempi: “Circola a livello ministeriale la bozza di un cronoprogramma per la ripartenza delle varie attività – conclude Bini -, si comincerà con la stagione balneare con metodologie diverse da quelle conosciute finora. Distanze e controllo del flusso delle persone saranno tra i punti cardine. Due fattori che, per gli eventi pubblici come i concerti, sono difficili da monitorare”. Per molte manifestazioni, appuntamento dunque tra 12 mesi.