Crisi nella maggioranza in Friuli Venezia Giulia: la Lega rimette le deleghe

Foto di repertorio

Spaccatura tra Lega e Fratelli d’Italia: è crisi in maggioranza in Friuli.

La tensione tra gli alleati di centrodestra in Friuli Venezia Giulia è sfociata ufficialmente in una crisi politica: le dichiarazioni del ministro Luca Ciriani (Fratelli d’Italia) critiche sulla gestione della sanità regionale, sono state la goccia che ha fatto traboccare il vaso al punto che oggi la Lega ha deciso di rimettere tutte le proprie deleghe nelle mani del presidente Massimiliano Fedriga.

Ad annunciare la svolta è stato il segretario regionale del Carroccio, Marco Dreosto, al termine di un vertice tra i leader delle forze di maggioranza. “Ritenendo la crisi ormai aperta, abbiamo rimesso tutte le nostre deleghe nelle mani del Presidente, confermandogli piena fiducia affinché possa decidere con la massima serenità il da farsi”, ha dichiarato in una nota.

Lo scontro sulla sanità e l’affondo di Ciriani

La miccia è esplosa con le parole del ministro Ciriani, che ha accusato la Regione di aver inscenato una “falsa inaugurazione” per il nuovo ospedale di Pordenone, contestando ritardi e carenze nella gestione. Accuse che la Lega ha definito “irresponsabili” e “strumentali”, parlando apertamente di una crisi “innescata da ambizioni personali più che da reali problemi amministrativi”.

Per il Carroccio, infatti, le esternazioni del ministro rappresentano “una forzatura rispetto all’equilibrio e all’autonomia della gestione regionale” e un attacco politico che mina la stabilità dell’intera coalizione. Va detto, però, che gli attriti tra le due forze politiche erano già da tempo in atto sul tema del terzo mandato per il Presidente.

Fedriga: “No alle lotte di potere”.

Il presidente Fedriga, rimasto finora in posizione di mediazione, ha fatto sapere che prima di ogni decisione intende confrontarsi con il segretario nazionale di Fratelli d’Italia. “In questi sette anni ho sempre scelto di fare un passo indietro per tenere unita la squadra. Rifuggo le lotte di potere. Non abbiamo mai cercato prove di forza, né vogliamo iniziare ora. Il mio obiettivo non è gestire il potere, ma dare risposte concrete ai cittadini. E voglio continuare a farlo”.

La crisi innesca uno scenario inedito per il centrodestra regionale, finora guidato con compattezza da Fedriga. Ma ora le tensioni con Fratelli d’Italia rischiano di alterare gli equilibri. Il vertice tra Dreosto (Lega), Walter Rizzetto (FdI) e Sandra Savino (Forza Italia) ha mostrato un fronte diviso, mentre i leghisti rivendicano la centralità del proprio operato e denunciano una gestione del dissenso “attraverso la stampa” anziché nei luoghi istituzionali.