Dopo i bar il flash mob di parrucchieri ed estetisti del Friuli

Il flashmob organizzato da CNA Nordest.

Un flash mob di parrucchieri, estetisti e imprenditori del settore cura alla persona per chiedere al Governo la riapertura immediata consentendo di riavviare le loro attività.

CNA Nordest si mobilita a tutela di tutti i saloni di acconciatura, i centri di estetica e le attività di cura della persona, paralizzate dal lock-down fin dall’11 marzo e senza prospettiva, secondo il Governo, di riaprire a breve. I titolari e i collaboratori di queste attività – dal Trentino Alto Adige al Veneto e al Friuli Venezia Giulia – sono invitati a partecipare ad un flash mob in programma giovedì 30 aprile, alle ore 19, contemporaneamente in tutto il Nordest.

Ciascuno di loro dovrà accendere le luci e le insegne della sua attività per cinque minuti, manifestando così contro la volontà del Governo, illustrata dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte, di non riaprire i saloni di acconciatura e i centri di estetica prima dell’inizio di giugno.

Il comparto è composto da oltre 19.200 aziende nel Triveneto (13.350 in Veneto, 2.400 in Trentino Alto Adige e 3.500 in Friuli Venezia Giulia) e ha oltre 31mila addetti (21mila in Veneto, 4.800 in Trentino Alto Adige e 5mila in Friuli Venezia Giulia).

Alla videoconferenza di CNA Nordest ha partecipato anche il vicepresidente nazionale Guerrino Gastaldi, che porterà le proposte a Roma. Tra le ipotesi emerse, quella di spalmare in 5 anni, con il credito d’imposta, tutte le somme tra tasse, mutui, affitti e altre incombenze che le imprese devono pagare in questi mesi di stop senza incassi. E ancora: la prassi dell’autocertificazione al posto dell’opprimente burocrazia, la necessità di interpretazioni uniforme delle norme da parte delle prefetture, l’urgenza di investimenti infrastrutturali nella banda larga e nella digitalizzazione. Collegati online anche i direttori Matteo Ribon (Veneto), Roberto Fabris (Friuli Venezia Giulia) e Gianni Sarti (Trentino Alto Adige).