25 aprile, la rivolta contro la chiusura da coronavirus arriva anche in Friuli

Proteste contro la quarantena dovuta al coronavirus

La data del 25 aprile per molti potrebbe assumere una nuova connotazione durante la quarantena e la chiusura di molte attività a causa della pandemia coronavirus. L’anniversario della liberazione d’Italia potrebbe essere interpretato come la giornata della liberazione dalla chiusura che sta interessando il paese in queste settimane, a causa delle proteste che sono state fissate per il prossimo sabato.

Tramite il social Telegram migliaia di persone in Italia, ad oggi circa ventitremila, hanno deciso di protestare contro la chiusura scendendo in piazza in una protesta non violenta. L’iniziativa è arrivata anche in Friuli e al momento conta un migliaio di adesioni.

La protesta, su iniziativa degli organizzatori, non avrà alcun carattere politico e comprenderà la semplice uscita di casa con una bandiera italiana attorno al collo, per chi vorrà anche megafoni e strumenti per provocare rumore.

“Siamo quella parte d’Italia che non si arrende, quella parte della popolazione che non è più succube di mainstream e continue violenze psicologiche – scrivono -, vogliamo chiarezza e verità da parte di veri esperti. Noi come popolo non riconosciamo il presidente del Consiglio Conte, riteniamo inutili i suoi decreti incostituzionali di regime dittatoriale in nome di un virus che probabilmente è già stato debellato”

Alle ore 17 del 25 aprile i partecipanti alla manifestazione sono invitati ad uscire di casa in modo rispettoso, ordinato e pacifico. Gli organizzatori nazionali e locali hanno sottolineato a gran voce la necessità di mantenere un atteggiamento corretto noi confronti dei passanti e delle forze dell’ordine: “Non insultate le altre persone e le forze armate, se le persone attorno a voi hanno paura non avvicinatevi, non sono ammessi atti vandalici o raggruppamenti di persone, soprattutto se senza mascherine”.

L’iniziativa nazionale si sta dividendo in vari gruppi locali su base regionale, e nei giorni scorsi ha visto alcune piccole manifestazioni sparse sul territorio italiano. Ad ispirare gli organizzatori sembrano essere state le proteste realizzate in Romania e in Brasile pochi giorni fa e secondo i gestori pare che il numero dei partecipanti alla protesta saranno diverse migliaia, molti più rispetto a quanti sono stati aggiunti ai gruppi Telegram.