Guerra informatica, anche il Friuli si prepara: progetto di Università e Insiel

Un momento dell'incontro che l'assessore Callari ha avuto in modalità telematica con il ministro Maria Stella Gelmini, il sottosegretario Franco Gabrielli e il direttore dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale Roberto Baldoni

Il progetto per la sicurezza infornatica.

Un nuovo servizio Ict in grado di difendere le amministrazioni pubbliche dai numerosi e pericolosi attacchi informatici. Un progetto dell’Università di Udine e di Insiel finalizzato ad accrescere il livello di sicurezza digitale, monitorando 24 ore al giorno i nostri sistemi informatici. Un tema di estrema attualità alla luce della guerra in Ucraina e dei problemi di cybersicurezza. Il Friuli Venezia Giulia prenota un posto di rilevanza nel piano di sicurezza europea.  “Già qualche tempo fa Bill Gates ci mise in guardia, affermando che oltre ai virus pandemici anche quelli digitali possono mettere a grave rischio l’intero pianeta. In quell’occasione sottolineò che per ogni euro che un Paese investe in tecnologia, un altro deve essere speso nella cybersicurezza. L’intero valore della nostra società infatti sta transitando sul digitale. Se vogliamo proteggere questo immenso patrimonio, continuando a essere uno Stato libero e democratico, non possiamo più affidarci a sistemi di sicurezza prodotti fuori dall’Europa”.

Questo il richiamo che l’assessore regionale ai Sistemi informativi, Sebastiano Callari, ha voluto lanciare nel corso dell’incontro in modalità telematica con il ministro per gli Affari regionali e le autonomie, Maria Stella Gelmini, il sottosegretario Franco Gabrielli e il direttore dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale Roberto Baldoni, dedicato proprio a queste tematiche e al ruolo delle Regioni italiane. “Al di là delle risorse del Pnrr e degli altri fondi europei che potranno arrivare, come amministrazione regionale nell’ultima legge di Stabilità abbiamo già inserito 2 milioni di euro all’anno, per il triennio 2022-2024, per potenziare la cybersecurity di tutti gli enti locali del Friuli Venezia Giulia – ha rimarcato Callari -. Vogliamo creare infatti un nuovo servizio Ict in grado di difendere le amministrazioni pubbliche dai numerosi e pericolosi attacchi informatici”. Il progetto dell’Università di Udine e di Insiel è finalizzato ad accrescere il livello di sicurezza digitale, monitorando 24 ore al giorno i nostri sistemi informatici.