Ultime settimane per votare i Luoghi del Cuore: la classifica in Fvg

La classifica dei Luoghi del Cuore in Friuli Venezia Giulia.

L’11esima edizione de “I Luoghi del Cuore” si appresta alle settimane conclusive con la deadline prevista per il 15 dicembre. Fino a questa data sarà dunque possibile votare i propri luoghi preferiti con lo scopo di tutelarli, valorizzarli ma soprattutto salvarli da condizioni di degrado o abbandono. In seguito all’annuncio dei risultati finali saranno recapitati ai primi tre luoghi classificati rispettivamente 50.000, 40.000, e 30.000 euro.

A condurre la classifica in Friuli Venezia Giulia sono “Il nostro Carso – Naš Kras, Trieste e Gorizia“, in prima posizione, “Santa Margherita del Gruagno, Moruzzo” in seconda e “Villa Ottelio Savorgnan, Rivignano Teor” terza. Le votazioni sono ancora aperte e sarà possibile effettuarle collegandosi al sito della manifestazione o con i moduli cartacei di raccolta voti dedicati a ogni e scaricabili dal medesimo sito.

1) Il nostro Carso – Naš Kras, Trieste e Gorizia

Il nostro Carso, Trieste e Gorizia

A svettare nella classifica de “i Luoghi del Cuore” è il carso triestino e goriziano. Il significato espresso dalla radice paleoindoeuropea “kar” o “karra” è pietra, roccia. Da ciò ne derivano le denominazioni nelle varie lingue, e quindi Carso in Italiano, Kras in croato, Cjars in Friulano e Karst in tedesco. Il Carso è un altipiano roccioso che si estende per 700 chilometri quadrati tra Italia, Slovenia e Croazia.

Si trovano di frequente Riserve Naturali Protette e la zona è davvero unica: la prerogativa che la contraddistingue infatti, è la composizione calcarea delle rocce permeabili all’acqua. La siccità e gli incendi dell’ultimo periodo, campanelli d’allarme che ci riconducono inequivocabilmente alla crisi climatica, hanno colpito la zona in maniera piuttosto severa, compromettendone gli equilibri tra flora e fauna. Gli incendi di luglio hanno coinvolto 406 ettari di carso italiano e 2.750 di quello sloveno, una vera e propria tragedia ambientale. Per tre settimane Italia e Slovenia, con le Istituzioni, i volontari della Protezione Civile, i Vigili del Fuoco e il Corpo Forestale, hanno portato avanti un’ingente opera di spegnimento.

2) Santa Margherita del Gruagno, Moruzzo (UD)

Santa Margherita del Gruagno, Moruzzo (UD)

Santa Margherita del Gruagno è una piccola frazione del Comune di Moruzzo, immersa nell’ultima cerchia delle colline moreniche in provincia di Udine. Il nome deriva da “Groang” e fu uno dei cinque castelli che l’imperatore di Germania Ottone II decise di dare in dono al Patriarca di Aquileia Rodoaldo nel giugno del 983.

La Pieve di Santa Margherita conferisce il nome al borgo medievale e fu ricostruita nel ‘700 sul sacello dell’antica chiesa dedicata a Santa Sabina. All’interno di essa possiamo trovare il Cristo Benedicente risalente al secolo XIII, un’acquasantiera dei secoli XI-XII e una croce greca situata nella parete dell’abside. Del castello purtroppo non ci pervengono i resti ma la cinta muraria della fortificazione assieme alla torre-porta e agli edifici rustici del borgo mantengono un buono stato di conservazione.

3) Villa Ottelio Savorgnan, Rivignano Teor (UD)

Villa Ottelio Savorgnan (C) Roberto Pighin 1

In terza posizione nella classifica friulana de “I Luoghi del Cuore” troviamo Villa Ottelio Savorgnan. Probabilmente costruita nel XVII secolo dalla trasformazione di un preesistente castello duecentesco, si erge strategicamente su un’ansa del fiume Stella, importante bacino che attorno al 1339 divenne proprietà del casato dei Savorgnan, potenti signori di Udine.

Ad arricchirli fu una carica molto speciale: i Savorgnan infatti, detenevano per la Serenissima il monopolio di sale, tabacco e altre merci che a causa della grande quantità costrinsero la nobile famiglia a costruire altri magazzini. La villa presentava un mix di funzioni economiche ed estetiche, tant’è vero che fu munita di un ampio giardino terrazzato tra la facciata e il fiume, oggi purtroppo scomparso, mentre esiste ancora un ampio parco in stile Inglese. Nel 1885 la villa divenne proprietà degli Ottelio e nel 1986 fu acquistata dalla regione Fvg per eseguire degli interventi di ristrutturazione. Uno studioso inglese ha recentemente ipotizzato che la vicenda trasformata da Shakespeare in Romeo e Giulietta si sia svolta proprio a Villa Ottelio, tra due cugini della famiglia Savorgnan.