Viaggio da tutto esaurito per il treno storico delle Risorgive

Un viaggio da tutto esaurito per il treno storico delle Risorgive e dello Stella, partito da Trieste e diretto a Palazzolo dello Stella.

Tutto esaurito per il treno storico delle Risorgive e dello Stella, partito da Trieste e diretto a Palazzolo dello Stella. Un’esperienza unica a bordo della locomotiva elettrica con carrozze “Centoporte” degli anni ’30, che ha fatto registrare il pienone di partecipanti desiderosi di immergersi nel fascino della storia e della natura del territorio. Ad accogliere i viaggiatori nella stazione del paese della Bassa c’erano anche il presidente del consiglio regionale, Mauro Bordin, e il sindaco Franco D’Altilia insieme a diversi amministratori comunali.

“Manifestazioni come questa – ha sottolineato Bordin – dimostrano la capacità del nostro territorio di valorizzare il suo passato, la cultura e il paesaggio in modo autentico e coinvolgente. È emozionante vedere così tante persone rispondere con entusiasmo a queste iniziative che rafforzano il legame tra comunità e luoghi, promuovendo un’identità condivisa. Un successo che conferma il valore di questi appuntamenti per la promozione turistica e culturale del Friuli Venezia Giulia”.

La giornata ha offerto un programma ricco e variegato: una mostra fotografica presso il centro polifunzionale ha aperto l’esperienza, seguita da un walking tour nel centro storico fino al porticciolo. Successivamente, i partecipanti sono stati accompagnati in navetta presso la cantina Modeano per una visita con degustazione e pranzo. Nel pomeriggio, un’escursione in motonave ha permesso di esplorare la biodiversità, per poi concludere la giornata con il rientro a Palazzolo.

Grande la soddisfazione da parte dell’amministrazione comunale: “Anche quest’anno i numeri dei visitatori sono in crescita – ha affermato il sindaco D’Altilia – ed è un segnale estremamente positivo per il nostro territorio, che si conferma sempre più attrattivo per chi cerca esperienze autentiche e legate al patrimonio naturale e culturale”.