Le visite di Papa Francesco nella nostra regione.
Papa Francesco, morto questa mattina a 88 anni, lascia un segno profondo nella storia della Chiesa e nel cuore di milioni di fedeli in tutto il mondo. Uomo del dialogo, della pace, della semplicità, il Papa venuto “quasi dalla fine del mondo” ha saputo interpretare il proprio pontificato con uno stile personale, diretto, vicino agli ultimi. E anche il Friuli Venezia Giulia ha potuto sentirne da vicino il calore di Papa Francesco, con le sue visite cariche di significato.
Redipuglia, il grido contro la guerra
Il primo abbraccio alla nostra regione risale al 15 settembre 2014, in occasione delle celebrazioni per il centenario dello scoppio della Prima Guerra Mondiale. A Redipuglia, tra i cippi bianchi dei caduti italiani, Papa Francesco ha lasciato parole destinate a riecheggiare nel tempo: “La guerra è una follia”.
Visibilmente commosso, il Papa aveva pregato anche tra le tombe del cimitero austro-ungarico di Fogliano, deponendo un mazzo di fiori in silenzioso raccoglimento. “La guerra – disse con tono accorato – distrugge anche i legami tra i fratelli. Stravolge tutto”. La celebrazione, seguita da autorità civili, religiose e militari, fu un momento solenne di memoria collettiva, che ancora oggi resta inciso nella memoria del Paese.
Trieste, l’ultimo saluto tra i bambini
La sua ultima visita in Friuli Venezia Giulia è stata anche una delle più emozionanti. Il 7 luglio 2024, Papa Francesco è tornato a Trieste per concludere la 50ª Settimana Sociale dei Cattolici Italiani. Piazza Unità d’Italia era gremita di fedeli: giovani, famiglie, anziani, tanti bambini.
Durante l’omelia, il Pontefice aveva lanciato un messaggio di speranza e impegno sociale, invitando tutti a “guardare avanti”, con una fede operosa e concreta. Ma il momento più toccante è stato quello degli incontri con i più piccoli. Con il suo sorriso caldo, Bergoglio ha accarezzato i bambini, ha ascoltato le loro domande semplici, ha risposto con parole tenere.