Il Friuli rischia di tornare in zona arancione, i numeri dei contagi e cosa cambierebbe

Allarme per i numeri dei contagi.

Una situazione non tranquilla dal punto di vista della pandemia per il Friuli Venezia Giulia, che già dalla prossima settimana potrebbe dire addio alla zona gialla e passare in zona arancione. A preoccupare sono in modo particolare la percentuale dei ricoveri in terapia intensiva, che hanno raggiunto il 20%. Ma sono anche altri i numeri che destano più allarme, come il numero dei posti letto disponibili. Mancano, infatti, solo 39 posti per raggiungere i 384 che stabiliscono il passaggio alla zona arancione. Secondo una stima il limite potrebbe essere raggiunto già giovedì, considerando che nel giro di 24 ore, i posti occupati sono cresciuti di 10, mentre nell’ultima settimana di 70. Dati che segnano un evidente peggioramento per la regione, basti pensare anche che 3 cittadini su 100 sono in quarantena a casa.

In generale sui contagi, dicono gli esperti, contribuisce chi ha scelto di non vaccinarsi. Stando ai dati diffusi dalla Regione, di 100 mila persone non vaccinate circa 55 vanno in ospedale. Discorso simile anche per l’incidenza delle terapie intensive: di recente su 31 delle 34 persone ricoverate, quindi oltre il 90 percento, non erano vaccinate. È proprio per i no vax quindi che la situazione potrebbe cambiare in modo drastico già dalla prossima settimana, nel caso in cui il Fvg si colorasse di arancione. Quali sarebbero quindi le nuove restrizioni che entrerebbero in vigore? A spiegare le nuove regole che bisognerà rispettare in zona arancione è lo stesso governo, che ha suddiviso le attività consentite senza o con Green pass base o rafforzato.

Tra le misure principali bisogna ricordare che senza certificato verde rafforzato non ci si potrà spostare sui mezzi di trasporto pubblico di linea, come aerei, treni, autobus. Per coloro che non hanno il Green pass, inoltre, non è consentito l’accesso al luogo di lavoro e alle mense per i lavoratori pubblici e privati. E ancora: per chi non ha il certificato verde rafforzato non sarà possibile la consumazione al banco o al tavolo, all’aperto o al chiuso