Benessere equo e solidale, il Friuli è al top in Italia: i punti di forza, lavoro e sicurezza

Lo studio sul benessere in Friuli.

Un nuovo studio incorona il Friuli Venezia Giulia come una delle regioni al top in Italia in cui vivere: si tratta del primo report sul Benessere equo e solidale dei territori (Best) redatto dall’Istat che ci vede nella parte alta della classifica.

I dati.

Lo studio evidenzia che il Friuli Venezia Giulia presenta livelli di benessere relativo più alti rispetto sia all’Italia sia al Nordest. Classificando le province italiane in cinque classi di benessere relativo (bassa, medio-bassa, media, medio-alta e alta), il 60% degli indicatori colloca i territori regionali nelle due classi più elevate mentre poco meno del 20% si concentra nelle due classi più basse, mentre la media delle province del Nordest è, rispettivamente, del 56,1% e del 25,2%.

Nel dettaglio, i risultati migliori si registrano nel campo del Lavoro e della conciliazione dei tempi di vita, dove nessuna ex province si trova nelle classi bassa e medio-bassa: il 54,2% è nella classe di benessere relativo alta e il 41,7% in quella medio-alta. In questo settore, i livelli di benessere sono nettamente superiori alla media nazionale: nel 2022 il tasso di occupazione tra i 20 e i 64 anni raggiunge il 73,4% e il livello di mancata partecipazione al lavoro (8,8%) è la metà di quello nazionale.

Dati altrettanto positivi si registrano anche per quanto concerne Sicurezza e Istruzione e formazione, con valutazioni che si concentrano nelle due classi più elevate e nessun indicatore in quella classe bassa. Per quanto riguarda la seconda, gli indicatori posizionano la nostra regione a livelli generalmente superiori sia alla media nazionale sia a quella del Nordest, situazione che si verifica anche per quanto concerne la sicurezza, con un’incidenza di episodi di criminalità inferiore al resto del Paese.

Guardando all’ambiente il confronto tra i risultati del Friuli Venezia Giulia e la media nazionale evidenzia una minore quota di popolazione esposta al rischio frane (0,4% Fvg, 2,2% Italia), una maggiore disponibilità di verde urbano nei capoluoghi (65,4% Fvg, 32,5% Italia) e una più elevata percentuale di raccolta differenziata dei rifiuti urbani (67,9% Fvg, 64% Italia).

Infine, gli indicatori evidenziano una forte propensione del territorio all’innovazione: a livello
nazionale vengono presentate 80,7 domande di brevetto europeo per milione di abitanti, mentre in Friuli Venezia Giulia 114,4.

Le parole del Governatore.

“La ricerca sviluppata da Istat sul benessere equo e sostenibile nella nostra regione è particolarmente utile perché fornisce al decisore pubblico un quadro d’insieme innovativo per orientare le politiche rivolte alle nostre comunità, in quanto non guarda solo agli indicatori economici come il Pil ma soprattutto al benessere dei cittadini” ha detto il presidente del Fvg, Massimiliano Fedriga alla presentazione del report.

“Certamente i risultati positivi fanno piacere, a partire da quelli sull’innovazione, il lavoro e l’ambiente con il contrasto alla dispersione idrica, ma dobbiamo guardare con attenzione le cose
da migliorare
. Tra queste l’analisi evidenzia la scarsa partecipazione dei giovani nelle istituzioni: un tema che in prospettiva rappresenta un rischio per le nostre comunità locali, perché in futuro potrebbe determinare una minore capacità amministrativa. Dobbiamo quindi impegnarci, assieme all’Anci, per coinvolgere i giovani e far comprendere loro l’importanza della partecipazione, anche attiva, alla vita democratica”.

L’assessore regionale alle Autonomie locali Pierpaolo Roberti, presente assieme ai presidenti delle camere di commercio Pordenone-Udine e della Venezia Giulia Giovanni da Pozzo e Antonio Paoletti e al presidente dell’Anci Fvg Dorino Favot, ha sottolineato che “i dati dipingono bene la realtà del nostro territorio ed evidenziano una situazione per lo più positiva ed è una soddisfazione leggerli, ma ciò deve essere soprattutto uno stimolo per fare sempre meglio non soltanto nei campi in cui otteniamo già buoni risultati ma anche in quelli dove possono esserci delle piccole difficoltà”.

“Su questi – ha continuato Roberti -, dobbiamo quindi investire ancora di più energie e risorse per fare in modo che i cittadini del Friuli Venezia Giulia possano aumentare ulteriormente la propria qualità di vita. Sul tema della sicurezza è evidente che in Friuli Venezia Giulia la situazione sia migliore rispetto al resto d’Italia con un alto livello di fiducia da parte dei cittadini verso le Forze dell’ordine e delle istituzioni, che consente di avere un quadro esatto delle dinamiche che avvengono sul territorio e dare risposte precise ed efficaci”.