A Faedis, la cerimonia per non dimenticare l’eccidio di Porzus

Oggi e domani il ricordo dell’eccidio delle malghe di Porzus.

L’Associazione Partigiani Osoppo si accinge a ricordare il 78° anniversario dell’eccidio delle malghe di Porzus, con una serie di iniziative che si terranno nella giornata di sabato 11 febbraio e domenica 12 febbraio, in collaborazione con i comuni di Attimis e Faedis.

Questo pomeriggio, sabato 11 febbraio alle ore 16:30 a Faedis verrà ricordato Franco Celledoni, detto “Atteone”, una delle giovani vittime di quel massacro con lo scoprimento di una lapide in sua memoria cui seguirà, alle ore 17:00, la presentazione del libro ”Franco Celledoni” redatto da Roberto Tirelli. Ambedue i momenti avranno luogo presso l’abitazione in Borgo San Pietro 33, dove il giovane era nato e aveva vissuto (oggi B&B “Valnascosta”). Saranno presenti, oltre ai sindaci di Faedis e di Attimis, l’Assessore Regionale alla Cultura Tiziana Gibelli e l’autore del libro Roberto Tirelli. Il libro, che è stato scritto in maniera semplice e comprensibile da essere alla portata dei giovanissimi, sarà distribuito nelle scuole che ne faranno richiesta.

Domenica 12 febbraio, avrà luogo la cerimonia commemorativa vera e propria e che avrà inizio presso il cimitero di Faedis dove sarà reso omaggio alla tomba di Franco Celledoni. Il programma poi proseguirà alle ore 10:00 in piazza 1° Maggio a Faedis dove sarà posta una corona sul monumento ai caduti a cui faranno seguito gli interventi del sindaco Claudio Zani e del presidente dell’APO Roberto Volpetti.

Nella chiesa parrocchiale di Canebola, alle ore 11:00, la Santa Messa verrà celebrata da don Marco Minin, il Cappellano militare della Brigata “Julia” di recente rientrato dalla missione di pace in Libano e sarà accompagnata dalla Corale “Chej dai sparcs” di Tavagnacco. Dopo la Santa Messa gli interventi saranno aperti da quello dell’Associazione Partigiani Osoppo, durante il quale verrà ricordata la figura di don Redento Bello: proprio il 12 febbraio infatti ricorre il decennale della sua scomparsa. Don Redento, il cappellano degli osovani “Don Candido” fu uno dei protagonisti in guerra, ma soprattutto ci resta la memoria del suo gesto di riconciliazione con il comandante garibaldino Vanni Padovan, che nel 2001 fu al centro della attenzione dei mass media di tutto il Paese.

Seguiranno gli interventi del sindaco di Udine Pietro Fontanini che porterà quello della Città di Udine, medaglia d’oro alla Resistenza, a nome di tutto il Friuli, del Presidente del Consiglio Regionale Piero Mauro Zanin e del vice presidente della Giunta Regionale Riccardo Riccardi.
Concluderà gli interventi il Ministro per i Rapporti con il Parlamento sen. Luca Ciriani.
Terminati gli interventi seguirà il pellegrinaggio alle malghe di Topli Uorch dove verranno onorati i caduti della Brigata Osoppo.

Alla cerimonia commemorativa saranno presenti, dopo alcuni anni di assenza, i ragazzi di Casa dell’Immacolata di don Emilio de Roja: seguiranno la cerimonia infatti alcuni ragazzi stranieri ospiti della Casa. Viene in tal modo ripristinata una tradizione alla quale don Emilio ci teneva molto, ovvero quella di far partecipare i suoi ragazzi alla vita e agli incontri della famiglia della Osoppo Friuli.