Il Messaggero Veneto in vendita? Cordata friulana pronta a rilevarlo

Voci di cessione per il Messaggero Veneto e Il Piccolo.

Le testate giornalistiche locali potrebbero presto cambiare proprietà: circolano voci di cessione, infatti, per il Messaggero Veneto di Udine e Il Piccolo di Trieste.

A parlarne è stato il sito Tag43 (ripreso anche da Il Fatto Quotidiano), secondo cui, John Elkann editore del Gruppo Gedi di cui fanno parte i due quotidiani, vorrebbe cedere le testate locali del Nord Est che, oltre alle due già citate, comprende anche Il Mattino di Padova, La Nuova Venezia, La Tribuna di Treviso, Il Corriere delle Alpi.

Ad occuparsene sarebbe Francesco Dini, consigliere di Gnn, controllata di Gedi per i quotidiani e vicepresidente della Federazione editori: ad acquistare i quotidiani sarebbero interessate due cordate di industriali, una veneta, e una friulana di cui, secondo Tag43, farebbe parte anche la famiglia Pozzo.

Le voci di cessione stanno destando preoccupazione tra i giornalisti delle testate interessate anche perché troverebbero in parte riscontro nelle prime verifiche fatte dai cdr che chiedono immediati chiarimenti sui piani dell’azienda. Il Coordinamento dei Cdr del Gruppo ha quindi convocato, per lunedì 13 febbraio, le assemblee dei giornalisti di tutto il Gruppo Gedi con l’obiettivo di raccogliere le proposte per elaborare un’azione sindacale efficace e affidare un chiaro mandato ai cdr al tavolo con la proprietà.

Piena solidarietà è stata espressa dal sindacato dei giornalisti del Veneto e del Friuli Venezia Giulia: “Assostampa Fvg è al fianco dei colleghi di Messaggero Veneto, Piccolo e degli altri quotidiani locali del Gruppo Gedi/Gnn nella richiesta di chiarezza da parte della proprietà dopo le voci sulla vendita dei giornali – è la nota -. L’ex Gruppo Espresso Repubblica aveva creato un forte network di giornali nazionali e locali, di cui oggi non resta quasi nulla. L’impressione è che si vogliano mantenere solo Repubblica, Stampa e forse Secolo XIX: tutto il resto è in vendita. Una fine ingloriosa, seppur annunciata, per quello che era il maggior gruppo editoriale italiano. E che tocca anche i due maggiori quotidiani del Friuli Venezia Giulia”.