I cani “curano” bimbi e adolescenti malati: nuovo progetto di Pet Therapy

Un nuovo progetto di Pet Therapy.

I percorsi di cura in Friuli si arricchiscono con l’introduzione della Pet Therapy, grazie al sostegno della Fondazione Gruppo Pittini e con i professionisti dell’Azienda Sanitaria universitaria Friuli Centrale.

Il nuovo progetto di terapia con gli animali, IPAWYOU, è stato presentato oggi all’ospedale di Udine: si tratta di un’iniziativa “pilota” che sarà attivata inizialmente nell’ambito dei Disturbi del comportamento alimentare nelle sedi di Palmanova e Udine e dei ricoveri delle Pediatrie ospedaliere a Udine, Latisana, San Daniele del Friuli e Tolmezzo oltre al Centro diurno adolescenti Color@do di via del Pozzo a Udine.

Il progetto metterà in campo le sinergie già instaurate tra Pediatrie e Centri diurni degli specifici territori, al fine di creare un “modus operandi” sperimentato da diffondere successivamente negli altri Distretti. I costi per lo svolgimento del progetto saranno interamente coperti dalla Fondazione Gruppo Pittini.

“Il progetto presentato oggi è un bell’esempio di partnership fra pubblico e privato: un’alleanza indispensabile per rafforzare il sistema che i nostri professionisti hanno saputo cogliere – ha commentato l’assessore regionale alla salute, Riccardo Riccardi -. Il pubblico deve dare la direzione tutelando l’interesse di tutti ma non sentirsi minacciato dal privato con il quale possono nascere iniziative che offrono opportunità di crescita”.

Alla presentazione sono intervenuti anche il direttore generale di Asufc, Denis Caporale con il
direttore sanitario, David Turello e la vicepresidente della Fondazione Simona Ferri Pittini. “Il progetto – ha continuato Riccardi -, rappresenta un interessante approccio innovativo che auspico possa essere esteso per favorire soluzioni capaci di incidere a livello organizzativo ma anche sulla cultura del nostro sistema professionale”.

I progetti “pilota” svilupperanno la presa in carico nei casi dei disturbi del comportamento alimentare, transizione all’età adulta, disturbi emozionali, della coordinazione motoria e ricoveri nelle Pediatrie ospedaliere. “In una prima fase – ha messo in evidenza Riccardi – saranno coinvolti circa 100 utenti nei primi 12 mesi, obiettivi ambiziosi e di grande rilevanza”.

Verrà costituito un gruppo di lavoro che vede la collaborazione tra operatori della Neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza (Npia) e i conduttori dell’animale (in questo caso si tratta di cani) oltre ad incontri conoscitivi tra i genitori dei minori coinvolti nel progetto e la coppia animale/conduttore.

E’ prevista, inoltre, una valutazione sugli effetti prodotti dalla terapia attraverso la somministrazione di questionari ad inizio e fine trattamento, la compilazione di un diario del percorso e le prove per misurare i risultati raggiunti.

Come è emerso in conferenza stampa, la terapia con gli animali produce diversi benefici: tra bambino e cane si sono osservati effetti calmanti con un abbassamento degli stati ansiosi con
conseguente sviluppo di una comunicazione non verbale emotiva e di comportamenti positivi e di autostima.