A 60 anni dal Vajont, parte un progetto per raccontarne in foto passato e futuro

Progetto multidisciplinare per ricordare la tragedia del Vajont.

L’Associazione culturale dotART, in collaborazione con Exhibit Around APS, lancia Vajont Photo Days, progetto multidisciplinare che si propone di commemorare la tragedia del Vajont attraverso la fotografia, la memoria storica, la valorizzazione del territorio e la divulgazione.

In occasione delle celebrazioni per la Giornata in ricordo della tragedia del Vajont, il progetto mira a offrire una testimonianza fotografica, storica e scientifica di alto valore, coinvolgendo fotografi, esperti del settore, la popolazione locale e le istituzioni culturali e scientifiche, con l’obiettivo di promuovere la riflessione sulla memoria e la cultura del luogo, documentando la bellezza del territorio e la sua complessità storica, sociale e ambientale, a partire dal “prima della tragedia” per arrivare ai giorni nostri, sessant’anni dopo il drammatico evento.

Il progetto mira a narrare il passato, il presente e il futuro delle aree colpite, cogliere l’essenza del luogo e dei suoi abitanti, offrire una visione sensibile e originale, documentare l’evoluzione del territorio nel tempo rendendo tangibile la memoria collettiva e la testimonianza storica.

Grazie alle partnership con CRAF-Centro di Ricerca e Archiviazione della Fotografia, DEAMS – Dipartimento di Scienze Economiche, Aziendali, Matematiche e Statistiche dell’Università degli Studi di Trieste e Ente Parco Naturale Dolomiti Friulane, Vajont Photo Days prevede un’open call fotografica (8 maggio – 4 giugno) per l’invio di fotografie e progetti, del passato o recenti, che raccontino la tragedia, la memoria, la bellezza del luogo, la popolazione; e un’uscita fotografica aperta a tutti di due giorni tra Erto, Casso e Longarone (20-21 maggio), in collaborazione con l’Ente Parco Naturale Dolomiti Friulane e la Proloco di Longarone. Negli stessi giorni si terrà anche un workshop con il pluripremiato fotografo Pierpaolo Mittica.

Le attività realizzate daranno vita a un documento audio-visivo, una mostra con le migliori fotografie che dialogheranno con immagini di archivio del CRAF, una pubblicazione con testi scientifici realizzati dai partner coinvolti, materiali che potranno coinvolgere ed essere diffusi anche nelle scuole.