Aumenta l’incidenza del Covid in Fvg, focolai tra i migranti e in casa di riposo

L’aumento dell’incidenza del Covid in Fvg e le cause.

Un aumento nelle ultime tre settimane dell’incidenza (72 casi ogni 100mila abitanti), l’elevato numero di tamponi processati (Fvg tra le prime cinque regioni in Italia), tassi di occupazione in terapia intensiva ampiamente nella soglia della zona bianca, alcuni significativi focolai tra i migranti e in qualche casa di riposo. Il tutto in considerazione dell’ondata della variante Delta, che senza la campagna vaccinale avrebbe prodotto il 70 per cento dei ricoveri ospedalieri in più.

Questi alcuni dei dati emersi oggi nel corso della riunione della task force della Regione alla presenza del vicegovernatore con delega alla Salute del Friuli Venezia Giulia, Riccardo Riccardi.

In sintesi, come è stato sottolineato dall’esponente della Giunta, alcune persone vaccinate soprattutto nei primi mesi dell’anno in qualche caso si stanno contagiando, senza però effetti rilevati nella domanda ospedaliera. A tal riguardo nel mese di agosto, relativamente alla categoria degli over 60, la percentuale di vaccinati tra i positivi è coerente con la quota di copertura dichiarata dai vaccini.

Come è stato spiegato, anche la gravità degli ospedalizzati per Covid è cambiata in quanto le forme della malattia risultano essere meno severe: sono ricoverate persone che nei mesi di marzo e aprile, nel pieno picco pandemico, sarebbero state curate comunque ma non in ospedale.                 

Infine, in ordine alla terza dose, in base alle primissime valutazioni ministeriali ancora non ufficializzate, le somministrazioni inizierebbero con la categoria degli immunodepressi e dei trapiantati.