C’è anche un’infermiera nel Presepe di Coldiretti e Confartigianato

La statuina donata all’arcivescovo di Gorizia Redaelli.

Coldiretti e Confartigianato Gorizia donano all’Arcivescovo Redaelli una statuina del Presepe raffigurante uno degli eroi anti Covid: un’infermiera. Un modo per esprimere il ringraziamento a tutta la sanità isontina attraverso uno dei simboli cristiani più riconosciuti, testimoniando al contempo “tutta la vicinanza del mondo delle imprese che al centro del loro operato pongono per prima la persona”.

“Artigianato significa impresa che fa comunità – dichiara Ariano Medeot, presidente di Confartigianato Gorizia-. E lo abbiamo dimostrato anche in questa terribile circostanza della pandemia. Con il nostro lavoro abbiamo garantito prodotti e servizi indispensabili alle persone. Ma abbiamo anche contribuito ad offrire sostegno alla collettività. Per questo, in un anno così difficile per le nostre comunità e per i nostri imprenditori, abbiamo voluto mettere al centro del Presepe i valori della solidarietà e della generosità testimoniati da tutti coloro che si battono per salvare la vita delle persone”.

“La modernità del Presepe – dichiara Angela Bortoluzzi, presidente di Coldiretti Gorizia –, viene proprio dal suo legame con la vita di tutti i giorni che per gli agricoltori e gli allevatori vuole dire conservazione dei territori e della biodiversità, vuol dire spirito di sacrificio e dedizione al lavoro, ma anche gestione del senso di bene comune ed è in questa ottica che agricoltori, medici ed infermieri non hanno mai smesso di lavorare in questa difficile pandemia per garantire la salute dei cittadini e l’approvvigionamento alimentare delle famiglie, nonostante i rischi e le difficoltà”.