Torna il Festival del Folklore, a Gorizia gruppi e musica da tutto il mondo

Dal 24 al 27 agosto il Festival Mondiale del Folklore Città di Gorizia.

Ritorna il Festival Mondiale del Folklore “Città di Gorizia”, che nella sua 51a edizione porterà in città dal 24 al 27 agosto 2023 gruppi internazionali provenienti da Senegal, Corea del Sud, Italia-Sicilia, Messico, Moldavia, Portogallo, Cile-Isola di Pasqua e Spagna-Canarie. Una carrellata di tradizioni, costumi e musiche che colorerà il capoluogo isontino a partire dalla sera di giovedì 24 agosto, quando sarà acceso il fuoco dell’amicizia dopo il concerto dei Freevoices.

Il gruppo dell’associazione Incanto torna infatti anche quest’anno, dopo l’applauditissima esibizione della scorsa edizione, ad aprire il programma di piazza Cesare Battisti alle 20.30; a seguire, il saluto dei gruppi folkloristici locali: Santa Gorizia, Danzerini di Lucinico e Michele Grion di Capriva. Per quanto riguarda i gruppi ospiti, i primi a esibirsi saranno quelli giunti da Corea, Senegal, Messico e Spagna.

Il programma.

Venerdì 25 agosto proseguirà la festa delle tradizioni, sempre in piazza Battisti partendo però alle 19.30 con il concerto de “I Trovieri”. Alle 20.30, il palco sarà dedicato alla proiezione dei filmati delle edizioni passate della kermesse dal 1968 a oggi, parte del progetto di conservazione e valorizzazione della manifestazione portato avanti dall’associazione organizzatrice, Etnos. Alle 21, poi, spazio alle danze e colori giunti dal Portogallo, Moldavia, Isola di Pasqua e Sicilia.

Sabato 26 agosto si inizierà la mattinata con il tradizionale convegno di tradizioni popolari il cui tema sarà “Il dialogo fra culture come garanzia di pace” in Sala Dora Bassi, in via Garibaldi 7. Gli eventi ripartiranno alle 17.30, con le esibizioni dei gruppi nella zona pedonale di corsi Verdi e via Garibaldi, coinvolgendo anche il pubblico presente.

Dal pomeriggio presso i Giardini pubblici di corso Verdi, inoltre, ci saranno i mercatini artigianali a cura dell’associazione Nuovo Lavoro. Alle 20.30, tutte le compagini ospiti torneranno a esibirsi in piazza Battisti. Domenica arriverà il gran finale, dalle 10 fino a sera: si partirà la mattina in piazza della Transalpina, con l’esibizione della Goriški Pihalni Orkester di Nova Gorica che poi si trasferirà ai Giardini pubblici alle 11 intervallandosi con i ritmi del gruppo del Senegal. Per tutti i bambini presenti l’associazione metterà a disposizione palloncini art balloon.

Alle 12 inizierà la sfilata dai Giardini al Parco del Municipio, dove si terrà la cerimonia istituzionale di scambio doni. In caso di maltempo, nel foyer del Teatro Verdi. Alle 17 l’evento tanto atteso e che da sempre ha visto la grande partecipazione del pubblico goriziano e non solo: la partenza della 56esima Parata Folkloristica con gruppi folkloristici internazionali e locali che, partendo dal Parco della Rimembranza, si snoderà lungo corso Italia, corso Verdi, via Petrarca, arrivando in piazza Cesare Battisti. Qui saranno consegnati gli Oscar del Folklore per le peculiari caratteristiche di ogni gruppo internazionale, il Memorial Sergio Piemonti, Premio Tullio Tentori ed Premio Simpatia votato dal pubblico.

La serata proseguirà quindi alle 20 con il concerto del gruppo folk irlandese TurnOnIrish, mentre alle 20.30 si concluderà con il Gran Galà del Folklore dove balleranno tutti i gruppi presenti al Festival. Anche Domenica saranno presenti i mercatini di Nuovo Lavoro ai Giardini pubblici. Tra gli eventi paralleli in programma, da lunedì 21 agosto sarà allestita la videomostra di foto del Festival del Folklore in collaborazione con Mitteldream Gorizia al Bar “La Cicchetteria ai Giardini” in via Petrarca, 3 e nelle vetrine della Sala Dora Bassi.

“Quasi 200 nazioni del mondo hanno messo piede nella nostra città”.

“Come dal cibo tu capisci qual è la cultura di una città – ha commentato il sindaco di Gorizia, Rodolfo Ziberna, nel Parco del Municipio – così grazie agli abiti e alla musica ti puoi immergere in una storia millenaria. Quasi tutte le 200 nazioni del mondo hanno messo piede nella nostra città, nel corso delle precedenti edizioni. È un modo stupendo per accogliere cultura, radici e condividere valori con i gruppi che arrivano qui. Già oggi riusciamo a essere vetrina del mondo”.

“Questo festival non sarebbe possibile realizzarlo senza l’aiuto dei tanti volontari che ringrazio – è intervenuto il presidente dell’associazione Etnos, Stefano Minniti -. Tra le novità di quest’anno c’è l’ampliamento del palco. Inizieremo le serate alle 19: avremo il concerto dei Trovieri e un gruppo folk irlandese. Ci saranno anche circa trenta minuti di filmati delle edizioni passate del festival, dal 1968 a oggi. L’obiettivo è farlo diventare un palco sempre più grande per Gorizia, animando e utilizzando diverse parti della città”.

“Il Festival del Folklore – è intervenuto il consigliere regionale Diego Bernardis, presidente della V commissione Cultura – è un pilastro insostituibile nella promozione e nella celebrazione delle tradizioni culturali e folcloristiche che arricchiscono la nostra regione. Al vulcanico presidente dell’associazione culturale Etnos, Stefano Minniti, ho proposto di  valutare la possibilità di organizzare per GO!2025 un’iniziativa che coinvolga tutte le realtà del Friuli Venezia Giulia dedite al patrimonio del folklore”.

I gruppi.

Dalla Corea arriva la compagnia di danza Skdc della Sungshin Women’s University di Seoul, che si esibirà nella tipica danza mascherata. Mana Ma’Ohi è un gruppo tradizionale di Rapa Nui e da 12 anni sta condividendo con il mondo la loro eredità culturale che cerca di salvaguardare: l’isola di Pasqua è infatti conosciuta nel mondo per i suoi Moai giganteschi, ed ogni elemento scolpito dal popolo dell’isola ha il suo significato. Dalla Sicilia arriva il gruppo folkloristico “Sicilia ‘nu cori”  di Campofranco, nato nel 2006 e da allora ha maturato molta esperienza nelle esibizioni a livello nazionale, europeo ed internazionale. Il nome del gruppo vuole significare l’amore per la propria isola. Il Ballet Dakar arriva dal Senegal, nato nel quartiere di pescatori di Dakar dove vivono i Lebu, gruppo di pescatori con una propria lingua e cultura. Il Ballet folklórico de la Universidad de Colima arriva dal Messico e porta in tour i chinacos, ossia la trasposizione dei briganti dell’Andalusia, la combinazione perfetta dello stesso andaluso e dello zingaro, una miscela di spavalderia  e di contentezza. Hora-Hprita porterà a Gorizia la musica moldava dalla capitale Chisinau, mentre quella portoghese sarà offerta dal gruppo lusitano G.F. Cantas e Cramóis De Pias