La casa di riposo ha un nuovo parco, gli ospiti potranno passeggiare e coltivare fiori

Nuovo giardino alla casa di riposo di Latisana.

Un appezzamento di terra di 6.000 metri quadrati incolto e un’antica porcilaia abbandonata a se stessa e agli animali selvatici: forse un problema per alcuni, ma non per il presidente dell’Azienda per i servizi alla persona Umberto I di Latisana che gestisce la casa di riposo di via Sabbionera, Enrico Cottignoli, il quale è riuscito nell’intento di offrire ai suoi anziani ospiti un angolo verde fatto di fiori e piante autoctone, oltre a conifere grazie alle quali respirare i terpeni tanto benefici per la salute.

È nata così “Foresta i colori del tempo”, un prato piantumato dentro il quale passeggiare, a piedi o in carrozzina (presto sarà posto anche del selciato), lungo un percorso che lo taglia in quattro settori. Il punto verde, inaugurato ufficialmente ieri, sarà a vantaggio dell’intera cittadinanza, perché sarà messo a disposizione di tutti, ospiti e non.

“L’obiettivo è doppio – ha evidenziato il presidente del Consiglio regionale, Mauro Bordin – perché coniuga l’attenzione della qualità della vita e dei servizi per gli anziani con la qualità dell’ambiente. L’occhio vigile verso le tematiche legate al verde e come riuscire a migliorare lo status di chi ha ormai un certo numero di primavere sulle spalle, è sempre stato un punto caratterizzante l’operato di Cottignoli e di questo le istituzioni non possono che ringraziarlo”.

“Cinquanta metri quadrati di cortile non potevano bastarmi per i miei 56 ospiti, tra cui la signora Maria, che vanta ben 105 anni”, ha spiegato con determinazione il presidente Cottignoli, deciso a “raccogliere l’esperienza della Forest Therapy già in atto a Lignano Sabbiadoro”.

“Si tratta di un volano per l’economia locale – è convinto ancora Cottignoli -, perché coinvolgeremo anche dei vivaisti nella cura del nostro giardino, oltre a poter diventare uno stimolo per gli anziani che desiderino cimentarsi con fiori e piante. Oggi, poi,
abbiamo fatto piantare un piccolo olmo a dei bambini, a simboleggiare la continuità della vita tra i giovani e i meno giovani”.