Un latisanese alla guida del reparto di ortopedia all’ospedale di Cittadella

Dottor Giovanni Castiello

Nuovo incarico per il dottor Giovanni Castiello.

L’unità operativa complessa di ortopedia e traumatologia dell’ospedale di Cittadella, nel padovano, da venerdì 2 dicembre, ha un nuovo direttore. Si tratta del dottor Giovanni Castiello, napoletano di nascita, ma latisanese d’adozione, che, a pochi giorni dal suo 54esimo compleanno, non poteva di certo ambire ad un regalo migliore.

“Nonostante io mi sia trasferito a soli 19 anni per ragioni di studio, prima per il triennio universitario di medicina a Trieste, poi all’ università degli studi di Verona, la comunità latisanese resta per me il mio grande punto fermo, anche perché papà Giuseppe e mamma Rita vivono ancora lì“, spiega il dottor Castiello, che porta ancora nel cuore la maestra delle elementari Carla Marocchi ed i compagni del liceo scientifico ‘Martin’ di Latisana.

I genitori, entrambi 79enni, non sono però gli unici ad ancorare il dottor Castiello al paese che l’ha cresciuto: c’è anche la sorella Maria, l’unica sorella cresciuta in mezzo a tre fratelli. Giovanni, già dal 2003 si trasferisce a Cittadella proprio per lavorare nell’attuale struttura che ne ha premiato sacrificio e dedizione. “Sono felice del mio nuovo incarico che svolgerò con il massimo scrupolo, serietà e spirito di servizio, assieme alla mia equipe – commenta il dottore- metterò a disposizione tutte le mie competenze, in particolare quelle relative alla chirurgia protesica robotica al ginocchio, alla tecnica mini invasiva anteriore per la protesizzazione dell’anca, in grado di contribuire alla riduzione del dolore post operatorio, di minimizzare le complicanze, ed accelerare i tempi di recupero del paziente”.

Laureatosi nel 1997 in medicina e chirurgia presso l’università degli studi di Verona, cinque anni dopo si specializza in ortopedia e traumatologia con il massimo dei voti più lode. Nella sua carriera ultra ventennale, si specializza nella chirurgia protesica dell’anca e del ginocchio, nella traumatologia e nel trattamento delle fratture periprotesiche. Inoltre, tra i molti punti salienti del suo ricco curriculum, spiccano la missione umanitaria in Kosovo nel 2005, presso l’ospedale di Peja, con il patrocinio della regione Veneto, per la riorganizzazione della sanità e per l’esecuzione di interventi di chirurgia protesica dell’anca. E’ stato, inoltre, referente del Comitato “ospedale senza dolore”, nonché componente del ‘Comitato infezioni ospedaliere’ (CIO). Una promozione più che meritata insomma, quella di Giovanni, che vede la sua carriera evolversi verso nuovi, ampi orizzonti.