La musica e la voce di Samuele Bersani incantano Latisana

Il concerto di Samuele Bersani.

Tenuta casual, con quell’inconfondibile basco che lo ha contraddistinto fin dai primi anni 90. Voce bassa, quasi a non voler disturbare, movimenti contenuti. Così si è presentato Samuele Bersani ieri sera, domenica 18 settembre nell’ultima sera della manifestazione Settembre Latisanese.

Anche per Bersani quello di ieri sera, è stato il concerto che ha chiuso “Cinema tour Estate”, il tour estivo . Piazza Indipendenza era gremita di gente nell’attesa che dal palco iniziasse la performance della band, composta da sette elementi. Le condizioni atmosferiche, dopo due giorni in cui la pioggia aveva in parte ostacolato la normale programmazione, sono finalmente state clementi e hanno reso possibile lo svolgimento della serata.

Alle 21, puntualissimo, è salito sul palco ed ha iniziato a cantare, una dopo l’altra, canzoni conosciute solo ad un pubblico di fedelissimi. La timidezza poi, pian piano, ha lasciato spazio a qualche racconto inedito sulla nascita delle canzoni, fino ad arrivare alle famosissime Chicco e spillo, Spaccacuore, Giudizi universali. Un crescendo di emozioni che hanno rotto il ghiaccio, tra gli applausi dei presenti. Una giovane coppia, che segue Bersani fin dagli esordi, chiede a gran voce di poter ascoltare una canzone che rappresenta la nascita della loro figlia. Nonostante non facesse parte della scaletta, Bersani senza nemmeno pensarci troppo, il minuto successivo la stava già intonando. Artisti si nasce probabilmente, umili e professionali non tutti.

Non è da tutti infatti regalare, donare delle emozioni così pulite, così pure, che ricordano quelle dei primi falò sulla spiaggia da adolescenti. Una meravigliosa sorpresa. Ci si aspetta un cantante e ci si ritrova ad interfacciarsi con una persona che ha un mondo così vario, colorato, pieno di luce, dentro di sé. Chiudendo gli occhi, sembrava esattamente di stare all’interno della propria camera da letto, quando, all’epoca si affidava alla musicassetta il fardello di emozioni da sviscerare.

La voce di Bersani, negli anni, non è cambiata di una virgola. Una voce pulita, lineare. La sua strabiliante personalità, così genuina, di un’artista che nulla pretende se non far ascoltare, con tono pacato quasi imbarazzato le proprie canzoni, resta e resterà sempre nei cuori delle persone. Questa sera la piazza è rimasta incollata per più di due ore, perché gli artisti, i veri artisti come Bersani, conquistano il cuore, l’anima della gente grazie al loro essere, prima ancora di iniziare ad intonare il primo brano.