Va al pronto soccorso di Lignano ma non si fa curare perché il medico è nero

A Lignano rifiuta le cure da un medico nero.

Un paziente arriva al pronto soccorso di Lignano Sabbiadoro, ma poi il rifiuta le cure. La sua motivazione: il medico che stava per assisterlo è nero, di origine camerunense. E nel respingere la sua assistenza lo ha anche apostrofa con parole di chiara impronta razzista. La vittima dell’episodio di grave discriminazione è il dottor Andi Nganso e medico della Croce rossa. Ha 35 anni, ma è da quando ne aveva diciannove che si è trasferito in Italia per studiare. Poi a Caorle si è costruito la sua vita personale e professionale.

Ma quando nella notte tra il martedì 16 e mercoledì 17 il paziente di sessant’anni, residente nel Trevigiano, è arrivato al pronto soccorso non era interessato alla professionalità del dottore. Lo ha offeso per venti minuti, tanto che sono dovuti intervenire i carabinieri, anche se non risulta al momento che il medico oggetto dell’aggressione verbale abbia presentato denuncia. 

Le reazioni.

Il sessantenne ha nominato anche il governatore veneto Luca Zaia, il quale però, una volta saputa la notizia ha subito preso le distanze, mostrando solidarietà al medico. Altri messaggi di sostegno per il medico di Lignano sono anche arrivati anche del presidente nazionale della Cri, Francesco Rocca, e della presidente del comitato udinese, Cristina Ceruti, nonché dal vicepresidente della Regione Fvg, Riccardo Riccardi che definisce Andi Nganso un professionista serio e ha condannato il gesto

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