Novità sulla Tari a Lignano Sabbiadoro: gli sgravi e le modifiche

Le novità sulla Tari a Lignano.

Novità sulle tariffe TARI a Lignano Sabbiadoro: il Consiglio comunale ha approvato a maggioranza, due modifiche al regolamento per l’applicazione dell’imposta. Tra le nuove misure la riduzione fino al 40% della TARI per i nuclei con persone affette da gravi disabilità e l’introduzione della tariffa giornaliera per l’occupazione temporanea di aree pubbliche, in attuazione delle direttive ARERA.

“In linea con quanto applicato anche negli anni passati procediamo nella strada già tracciata di ridurre l’imposizione fiscale in capo alle famiglie e ai cittadini meno fortunati e in difficoltà – spiega il consigliere con delega al bilancio, Carlo Teghil – dopo la modifica dell’anno scorso, con la previsione di sgravi su base ISEE, quest’anno, in particolare, abbiamo pensato di andare incontro a quei nuclei familiari con all’interno delle persone con gravi disabilità, verso le quali verrà attuata una riduzione dell’imposta fino al 40%, andando, anche in questo caso, a copertura con fondi del Comune”.

La seconda modifica votata dal Consiglio comunale riguarda il calcolo della TARI da applicare a chi detiene, oppure occupa temporaneamente, locali o aree pubbliche, che in futuro sarà conteggiata a tariffa giornaliera, anche per un allineamento con i dettami di apposita delibera ARERA.

Per le attività stagionali, caratterizzate da un minor apporto di rifiuti rispetto alle attività annuali, l’amministrazione comunale aveva già stabilito l’anno scorso una riduzione del 30% sulla tassa dovuta.

“La variabile dei costi sostenuti dal gestore del servizio – spiega il consigliere Teghil – ha portato per le utenze domestiche all’applicazione di un incremento della tariffa davvero minimo. Grazie a un’attenta politica di contenimento dei costi attuata da MTF l’aumento in media non supera l’euro“.

Come illustrato in sede di Consiglio comunale, rispetto a una prima stima di 6,1 milioni di euro, il dato sul costo del servizio inserito a bilancio è di 5,8 milioni di euro, in calo anche per gli effetti di un finanziamento di 300 mila euro concesso dalla Regione.

Gli esempi.

Quindi su base annua, un’abitazione con un solo occupante si troverà a pagare una quota variabile di 36,51 euro e un coefficiente di 0,507 centesimi al metro quadrato, con due occupanti 85,19 euro di quota variabile e 0,596 centesimi a metro quadrato, con tre occupanti 109,53 euro di quota variabile e 0,665 centesimi a metro quadrato, con quattro occupanti 133,87 euro di quota variabile e 0,722 centesimi a metro quadrato, con cinque occupanti 176,46 euro e 0,779 al metro quadrato e con sei o più occupanti 206,89 euro di quota variabile e 0,824 centesimi al metro quadrato.

“Per continuare l’azione di contenimento dei costi – aggiunge Teghil – stiamo analizzando anche l’incidenza della spesa per il servizio di riscossione, attualmente alto, per questo stiamo cercando, assieme alla società, di raggiungere un accordo, affinché si occupino loro dei calcoli e della bollettazione”.