Non trova personale, il ristorante Tinat 2.0 è costretto a chiudere

Chiude uno dei ristoranti di Nimis.

La difficoltà a trovare personale è uno dei problemi che tanti imprenditori si trovano a dover affrontare, soprattutto dopo la pandemia; e se c’è un settore particolarmente colpito è quello delle strutture ricettive e della ristorazione: ne sa qualcosa Fabiana che, proprio per questo motivo, è stata costretta a chiudere il suo ristorante, il Tinat 2.0, a Borgo Clotz a Nimis.

E sì che di criticità ne aveva passate, a partire da una riapertura, con la sua gestione, a febbraio del 2021, quando ancora le restrizioni per il coronavirus erano pesanti soprattutto per gli esercizi pubblici. Eppure l’aveva superata con tenacia, ma come ha spiegato lei stessa nel post di saluto prima di abbassare le serrande, “arriva il momento in cui non si può più”.

“E’ da qualche giorno che devo scrivere questo post ma non mi decidevo per paura di non trovare le parole giuste – ha scritto -, ma adesso è giunta ora di farlo. Io mi ritiro. Sono mesi che cerco personale adeguato per affrontare una stagione estiva e la sparizione del cuoco che doveva affiancarmi mi ha portata a dire basta. Da sola è impossibile affrontare una stagione estiva e garantire un servizio adeguato alla clientela e quando mi sono trovata a dover dire di no a compleanni e Comunioni mi sono detta “Fabiana così non va. Così non si può lavorare“. I miei clienti più affezionati si sono prodigati ad aiutarmi nella ricerca e si sono resi conto di quanto sia difficile”.

“Era da un po’ che brontolavo e dicevo che se non avessi trovato nessuno mi sarei arresa ma in cuor mio pensavo e speravo che la mia tenacia anche questa volta avrebbe prevalso. Invece dopo l’ennesima mattina in cui apri gli occhi e ti chiedi: “Oggi come faccio?” arrivi a dire basta. Ho superato un’apertura in lock down, ho lavorato con un grande dispiacere personale nel cuore cercando di regalare sempre un sorriso a tutti ma arriva il momento in cui non si può più. Tinat 2.0 resterà sempre nel mio cuore. È stata una sfida ed una soddisfazione professionale“.

“Un grazie a tutti per la splendida atmosfera che siete riusciti a creare con noi. La mia “carriera” (dopo quasi 30 anni si può dire) da gestore si chiude qui e la saluto con voi – conclude il post-. Un’ultima cosa, il nostro è un lavoro pesante, fattibile solo se supportato da tanta passione, per cui non voglio creare polemiche sul perché molti giovani e non decidono di non farlo. Semplicemente, mandi e grazie”.