Palmanova prima città Unesco in Fvg ad avere la banda ultralarga

In 12 mesi è stata cablata l’intera città di Palmanova.

“In 12 mesi è stata cablata l’intera città permettendo, a brevissimo, di accedere ad un servizio internet dalle alte prestazioni, utile a fornire e rilanciare servizi, imprese e turismo. Palmanova, tra le città Unesco regionali, è la prima che porta a compimento questo complesso intervento, adeguandosi alle più moderne tecnologie. Un grande lavoro su cui siamo impegnati da anni assieme a OpenFiber e che ora sta dando i risultati sperati”.

Così commenta soddisfatto il sindaco di Palmanova Francesco Martines, assieme con l’assessore all’urbanistica Luca Piani, a conclusione dei lavori di cablatura in fibra ottica previsti dall’intervento di OperFiber.

Cavi e giunzioni sono stati posati nelle vie entro le mura, nella zona industriale, in viale Taglio e viale della Stazione. Nel mese di febbraio è prevista la realizzazione della centralina che gestirà l’infrastruttura cittadina. Questa verrà costruita, nell’arco di un mese massimo, negli spazi della centrale Enel fuori Porta Aquileia e prevede la posa di un elemento prefabbricato. Tra marzo e aprile è prevista infine la commercializzazione delle offerte internet proposte dai tradizionali operatori nazionali di telefonia.

Una volta terminati i lavori, i cittadini, attraverso la gran parte dei classici operatori che forniscono la connessione ad internet, possono richiedere l’attivazione del servizio. Un tecnico inviato dall’operatore di telefonia provvederà a completare la posa del cavo, portando la fibra dal pozzetto fino all’abitazione dell’utente. Questo permetterà di avere il cavo di fibra ottica fino dentro la propria abitazione e raggiungere velocità di connessione fino a 1000 Mega bit al secondo. I prezzi per accedere al servizio saranno similari a quelli già attualmente praticati, andando dai 20 ai 35 euro al mese a seconda dell’operatore e della velocità di navigazione richiesta.

L’intervento di infrastrutturazione è stato realizzato da Open Fiber, società di cui fanno parte Enel e Cassa depositi e prestiti, che ha vinto il bando ministeriale di concessione ventennale per la posa dell’infrastruttura in fibra ottica nelle cosiddette zone bianche, dove gli operatori non hanno dimostrato diretto interesse a realizzare, con fondi propri, la rete. La società si avvale della collaborazione di Site e Bit Fox.