Covid, in Fvg servono altri 200 posti letto. Più terapie intensive a Palmanova

Lo ha affermato Riccardi in un incontro con i sindacati Fvg.

Servono almeno ulteriori 150-200 posti letto per i ricoveri e dare così risposte alla crescita della curva dei contagi. In un momento in cui i casi continuano a salire, dagli 8 mila registrati al 25 ottobre agli 11 al 1 novembre, in cui è aumentata la presenza di asintomatici e le difficoltà di tracciamento con un contagio, che per oltre il 70% si sviluppa in ambito familiare, la Regione cerca di aumentare le misure per il contenimento della pandemia. Già nelle prossime ore. Parola del vicegovernatore con delega alla Salute del Friuli Venezia Giulia, Riccardo Riccardi.

“Stiamo valutando, per affrontare la media intensità – ha spiegato – , di riconvertire una parte dell’ospedale di Palmanova in una struttura dedicata al Covid-19, lasciando attive alcune funzioni a partire dall’emergenza e dalla dialisi. L’orientamento verso Palmanova nasce dalla capacità del nosocomio palmarino di poter dare risposte anche nel caso emergessero delle complicazioni vista la possibilità di trasformare le sale operatorie in terapie intensive. Sarà – ha affermato – un decisione delle prossime ore”.

Fra gli altri dati rilevati dal 25 ottobre al 1 novembre, Riccardi ha sottolineato l’incremento delle terapie intensive passate da 23 a 38, la curva dei ricoveri da 112 a 180 casi e la crescita degli isolamenti da 2900 a 5158. Su questo ultimo punto, il vicegovernatore ha informato sulla necessità di individuare luoghi per le cure a bassa intensità che non possono esser risolte con la domiciliarità che resta, laddove possibile, la prima scelta. Le aziende sanitarie stanno attivando delle manifestazioni di interesse per l’individuazione di queste strutture”.

Prevenzione, liste d’attesa, gestione delle case di riposo e personale sanitario saranno i prossimi temi che verranno affrontati con le organizzazioni sindacali. Già fissate, condividendo le proposte espresse da Cgil, Cisl e Uil, le prime due date, i prossimi 10 e 16 novembre, nelle quali confrontarsi su case di riposo e personale sanitario.