Tarvisio piange “Pera”, l’impiegato in miniera e benzinaio anima di Cave

Giancarlo Perissutti

La scomparsa di Giancarlo Perissutti.

Un uomo all’apparenza burbero, ma con un cuore grande e una memoria incredibile. Sono alcuni dei tratti che caratterizzavano Giancarlo Perissutti, morto a 69 anni. La sua scomparsa ha destato profondo cordoglio a Tarvisio.

Nato il 15 luglio 1951 da papà originario di Resiutta e mamma di Agordo, nel Bellunese, “Pera” – come lo conoscevano tutti – ha passato l’intera vita a Cave del Predil. Dopo aver lavorato come contabile in un’azienda locale, aveva trovato impiego nella miniera della frazione tarvisiana, dapprima come infermiere e poi, sfruttando gli studi, in qualità di impiegato nell’ufficio personale. Dopo la chiusura della miniera, si era “riciclato” benzinaio nella stazione di servizio Shell di via Alpi Giulie, a Tarvisio. Una volta in pensione, dava una mano al figlio adottivo Marco nella gestione di un bar a Cave del Predil.

Due settimane fa, i primi sintomi di un malessere lo hanno condotto in ospedale a Tolmezzo. Poi, con l’aggravarsi delle condizioni, è stato portato a Udine, dove è spirato venerdì 5 marzo. È risultato positivo al Covid.

A ricordare “Pera” è l’amico Delio Trossolo: “Era una persona di una simpatia unica, un gran compagnone e con un’intelligenza fuori dal comune – il ritratto -. Aveva una memoria formidabile: si ricordava ancora tutti i numeri di matricola dei minatori. Scherzosamente, lo chiamavo Pico della Mirandola. Mancherà molto a tutta la comunità cavese”.

Giancarlo Perissutti lascia l’adorata moglie Marzia, il figlio adottivo Marco, la sorella Laura, i fratelli Ennio e Graziano. Ancora da fissare la data dei funerali.