Troppe irregolarità a bordo, fermata a Porto di Nogaro una nave da carico

I controlli dell’Ufficio circondariale marittimo di Porto Nogaro.

Il Nucleo Port State Control di Porto Nogaro ha sottoposto a fermo una nave da carico portarinfuse: si tratta di una nave straniera, la “CILEEN M.”, di bandiera “Togo”. Nel quadro del più ampio progetto della salvaguardia della vita umana in mare e dell’ambiente marino e costiero che vede costantemente impegnata la Guardia Costiera, il provvedimento di fermo è stato adottato in quanto l’unità, a seguito di un’ispezione durata circa 8 ore, risultava essere in condizioni sub-standard in violazione delle principali convenzioni internazionali in campo marittimo.

Avendo riscontrato a bordo alcuna documentazione non regolare, il personale in forza all’Ufficio Circondariale Marittimo di Porto Nogaro ha condotto un’ispezione cosidetta “più dettagliata”, che approfondisse diverse aree della nave. Dall’esito dell’ispezione sono emerse in totale 14 carenze attinenti in generale la sicurezza della navigazione, l’antinquinamento e le condizioni di vita e di lavoro a bordo.

Nel particolare, l’esercitazione antincendio condotta dal personale di bordo, prevalentemente di nazionalità egiziana, non risultava soddisfacente, mostrando l’equipaggio forti lacune in termini di preparazione professionale ed addestramento nella gestione delle emergenze. Inoltre, tra le altre carenze più evidenti, è emerso che il battello di emergenza della nave – unico strumento utile in caso di uomo a mare (Man Over Board) – fosse inservibile, in quanto il suo utilizzo risultava evidentemente ostruito (in foto).

Ulteriori mancanze di ordine tecnico in relazione al funzionamento dei sistemi collettivi di salvataggio sono state riscontrate, assieme a difformità nell’ambito della maritime security. Tale attività di controllo dello Stato di approdo è inserita in una cornice di intervento internazionale, regolata in generale dall’IMO (Agenzia dell’Onu per la Sicurezza Marittima), e poi declinata per macroregioni marittime, quali il Paris MoU (Memorandum of Understanding) del 1982, che ricomprende Italia, l’Europa intera, nonché Russia e Canada.

Nel particolare, l’unità oggetto di ispezione è battente bandiera “Togo”, bandiera che rientra nella categoria delle cosiddette “Black Flag”, in fondo alla classifica – edita dallo stesso Paris MoU – degli Stati più virtuosi in campo di sicurezza della navigazione, nel panorama internazionale. Il provvedimento di fermo posto in essere potrà essere superato solo allorquando i tecnici dei registri di classe della motonave saranno giunti a bordo e le irregolarità verranno sanate. Solo allora la nave potrà riprendere il mare, con una consapevolezza ed un gradiente di sicurezza adeguato.

Si coglie l’occasione per rammentare a tutti coloro che intendono prendere il mare di verificare sempre la buona efficienza degli apparati di bordo, di consultare i bollettini meteo, gli avvisi ai naviganti e le ordinanze riguardanti le zone di mare che si intendono frequentare, nonché di adottare ogni azione utile per prevenire ogni criticità per la salvaguardia della vita umana in mare, la sicurezza della navigazione, e la tuteladell’ambiente marino, segnalando prontamente ogni criticità rilevata al numero blu 1530 della Guardia Costiera.