L’acqua di Udine odora di cloro, il Cafc: “Nessun rischio per la salute umana”

Le precisazioni del Cafc sull’acqua che odora di cloro a Udine.

L’allarme, a Udine, era scattato nei giorni scorsi. Alcuni residenti avevano lamentato di sentire un forte odore di cloro provenire dall’acqua uscita dai rubinetti di casa. Qualcuno aveva detto di non riuscire nemmeno a farsi la doccia, altri di non fidarsi a fare il caffè nella moka.

Forte odore di cloro nell’acqua di casa, scatta la preoccupazione a Udine.

Sulla vicenda arrivano le puntualizzazioni del gestore, il Consorzio Acquedotto Friuli Centrale (Cafc). “Garantire la salubrità microbiologica in tutta la rete e la sicurezza della nostra acqua è da sempre la missione di Cafc spa che effettua accurati controlli sull’acqua per monitorarne l’idoneità al consumo valutandone i parametri di origine fisica, chimica e microbiologica – spiega la società -. Fra le procedure rientra proprio la clorazione, elemento decisivo di garanzia principalmente nella fasi di manutenzione dell’acquedotto. Cafc procede con la disinfezione dell’acqua attraverso il biossido di cloro. Le concentrazioni utilizzate da Cafc si attestano al di sotto dei valori minimi suggeriti dal decreto legislativo 31/2001 . L’acqua prelevata dalle fonti di approvvigionamento proviene da pozzi profondi e presenta eccellenti qualità chimiche e microbiologiche. Le reti idriche di distribuzione sono molto lunghe e la normativa sulle acqua potabili impone la cloro copertura dell’acqua”.

Perché sanificare con disinfettante? “Rispetto al cloro (ipoclorito di sodio), il biossido di cloro, che l’ha sostituito, risulta più efficace – precisa ancora Cafc -. Si tratta del disinfettante a spettro più ampio contro gli inquinanti microbiologici. I parametri di legge prevedono la totale assenza di microrganismi dannosi per l’uomo nell’acqua potabile. I tecnici di Cafc lavorano costantemente per preservare la salute dei cittadini da potenziali rischi legati all’esposizione a microrganismi, rischi che si annullano proprio grazie ai disinfettanti normalmente impiegati quali biossido di cloro e ipoclorito di sodio. L’acqua, anche se i cittadini avvertono l’odore di cloro, resta potabile e utilizzabile per tutti gli scopi alimentari e di igiene personale“, tranquillizza Cafc.

Il cloro, sottolinea ancora l’azienda, nelle concentrazioni previste per la disinfezione, non è affatto nocivo, non comporta alcun rischio, anzi previene ogni tipo di contaminazione. L’acqua che arriva ai rubinetti è potabile ed è sicura in quanto è conforme a tutti i parametri (oltre 100) di qualità chimica, microbiologica e fisica stabiliti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e recepiti in Italia dal Ministero della Salute nel Decreto Legislativo 31/2001. La presenza del biossido di cloro a basse concentrazioni all’interno delle rete idropotabile comporta variazioni delle caratteristiche organolettiche dell’acqua quali odore e sapore. Sebbene il dosaggio del disinfettante in rete sia molto basso, la percezione delle caratteristiche organolettiche dell’acqua variano a seconda della sensibilità personale dei cittadini.

Per apprezzare meglio l’acqua di rubinetto Cafc suggerisce, in caso di percezione di odore di cloro, di far scorrere l’acqua del rubinetto per alcuni minuti, raccogliere l’acqua in una brocca per alcuni minuti prima di berla ed arieggiare il locale.