Admo Fvg compie 30 anni e racconta la sua storia al Castello di Udine

I 30 anni di Admo Fvg.

Ci sono compleanni che meritano di essere festeggiati con particolare orgoglio e i 30 anni dell’Associazione donatori midollo osseo Friuli Venezia Giulia (Admo Fvg) rientrano tra questi. Si tratta di una realtà che nel 2022 si è posizionata al terzo posto, in Italia, come range tra popolazione eleggibile alla donazione e donatori che si sono iscritti. 

Le parole della presidente Paola Rugo.

“Proprio oggi, 30 anni fa, nasceva Admo Fvg. Ne abbiamo fatta di strada. Possiamo dire con un certo orgoglio che siamo diventati grandi. A tre decenni di distanza da quel giorno, il nostro ruolo è ormai consolidato. Ringrazio i molti rappresentanti delle istituzioni presenti oggi, con i quali lavoriamo a stretto contatto, da lungo tempo, e in maniera proficua e produttiva. L’intento è ovviamente di continuare a migliorarci, sempre, diventando anno dopo anno, ancor più efficienti ed efficaci nell’attività di reclutamento. È questa una delle ragioni per cui abbiamo deciso di invitare anche i rappresentanti dei registri di Austria e Slovenia. Per la loro vicinanza geografica, sono interlocutori importanti con cui confrontarsi anche per l’acquisizione di nuove strategie. Dal canto nostro in questi anni abbiamo fatto un’importante attività di sensibilizzazione nelle scuole e nelle piazze, diventando punto di informazione per i donatori o per coloro che hanno deciso di diventarlo. Da non dimenticare tutta l’attività di organizzazione degli appuntamenti per i centri di reclutamento (centri trasfusionali della regione). Il nostro sguardo è però sempre proiettato al futuro. Nella ricerca di nuove leve, nuovi spunti e strumenti per avvicinarci ai giovani, attraverso il loro linguaggio. Guardando al prossimo futuro, poi, puntiamo a fare sempre di più kit salivari e per raggiungere questo obiettivo stiamo lavorando per trovare un adeguato mezzo mobile con il quale muoverci sul territorio”, con queste parole Paola Rugo, presidente di Admo Fvg ha tracciato storia e prospettive future dell’Associazione Donatori di Midollo Osseo del Friuli Venezia Giulia che dopo una serie di eventi celebrativi organizzati nei mesi scorsi, ha chiuso le cerimonie per il suo trentennale con un convegno (Admo Friuli Venezia Giulia odv: 30 anni di attività e di donazioni) che si è svolto l’11 novembre al salone del Parlamento del Castello di Udine.

Presenti per l’occasione anche Mauro Bordin, presidente del Consiglio Regionale FVG; Stefano Gasparin, assessore alla sanità del Comune di Udine; Denis Caporale, direttore generale ASUFC, Giovanni Barillari, direttore del Dipartimento di medicina trasfusionale di Udine.

La vicinanza della Regione.

“Admo è la testimonianza della forza e della vitalità del volontariato sociale in Friuli Venezia Giulia, dei tanti giovani che si impegnano per dare una possibilità di vita a chi sta male e si trova in difficoltà – ha sottolineato il presidente Mauro Bordin -. Il Cr Fvg è qui non solo per dire grazie all’associazione e ai suoi iscritti, ma anche per ribadire l’impegno nel mettere a disposizione di Admo strumenti e opportunità nuovi, affinché possa continuare a svolgere sempre meglio lo scopo e i traguardi che si è assunta all’interno della nostra comunità. Ringrazio ADMO anche per la costanza profusa nell’andare nelle scuole per portare un messaggio di speranza, di vita e di positività ai ragazzi“.  Bordin ha concluso il suo intervento consegnando alla Presidente Rugo il sigillo del Consiglio regionale a sottolineare l’importanza che l’Assemblea legislativa riconosce ad Admo.

Il registro dei donatori di midollo osseo.

Inquadrato il tema, è spettato a Donatella Londero, responsabile del registro regionale dei donatori di midollo osseo, spiegare il percorso e le attività svolte. “Il Registro ha iniziato a operare a Udine nel 1991, collocato all’interno dell’allora Istituto di Medicina Trasfusionale, nel comune obiettivo di sensibilizzazione al dono. Dagli iniziali 87 donatori iscritti nel primo anno, attualmente il Registro annovera quasi 15 mila donatori (negli oltre 30 anni dall’inizio dell’attività si sono iscritti oltre 20.300 donatori) con un indice di reclutamento rispetto alla popolazione regionale tra i più alti in Italia (meglio di noi solo la provincia autonoma di Trento e l’Emilia Romagna). Il numero di donazioni effettive in questi anni, ovvero il numero di donatori che dal nostro Registro, sono stati selezionati per la donazione di cellule staminali emopoietiche a pazienti di tutto il mondo, è di circa 200″.