ASU pioniera in FVG: primo bilancio di sostenibilità per una polisportiva

Il bilancio sociale integrato di sostenibilità dell’Asu.

L’Associazione Sportiva Udinese (ASU) segna un nuovo traguardo storico diventando la prima associazione sportiva in Friuli Venezia Giulia – e tra le prime in Italia – a dotarsi di un Bilancio sociale integrato di sostenibilità, uno strumento innovativo che unisce trasparenza, responsabilità ambientale e inclusione sociale.

Nel 150° anniversario della sua fondazione, la storica polisportiva udinese conferma il suo ruolo di precursore, avviando un percorso che coniuga sport e sviluppo sostenibile. La presentazione ufficiale del progetto si è tenuta al PalaPrexta, alla presenza di istituzioni regionali e comunali, enti sportivi e numerosi partner tecnici.

Tra i presenti alla conferenza stampa: il vicepresidente della Regione FVG e assessore allo Sport Mario Anzil, l’assessora allo Sport del Comune di Udine Chiara Dazzan, il presidente del CONI FVG Andrea Marcon, il vicepresidente di Net S.p.A. Giandavide D’Andreis, la responsabile comunicazione di CAFC Fiorenza Campion e il professor Andrea Garlatti dell’Università degli Studi di Udine. A fare gli onori di casa, il vicepresidente ASU Filippo Pesce e il direttore generale Nicola Di Benedetto, ideatore del progetto.

Un progetto all’avanguardia per una visione sostenibile dello sport

“ASU è la prima polisportiva del Friuli Venezia Giulia ad adottare il Bilancio sociale integrato di sostenibilità: un modello gestionale trasparente che rafforzerà i rapporti con cittadini, istituzioni e investitori”, ha affermato Mario Anzil, annunciando anche il sostegno economico della Regione per la diffusione del modello attraverso un corso di formazione dedicato alle società sportive.

Dal canto suo, l’amministrazione comunale ha già attivato interventi concreti per supportare l’iniziativa: dalla riqualificazione dell’illuminazione al miglioramento dell’accessibilità al PalaPrexta. “ASU è un punto di riferimento per la città e il territorio: non solo per i successi sportivi, ma per l’impegno nel sociale, come dimostra il progetto EISI dedicato alla disabilità”, ha commentato l’assessora Chiara Dazzan.

Trasparenza e impatto: il valore del bilancio integrato

Il Bilancio sociale integrato è uno strumento che permette di rendicontare in modo chiaro obiettivi, risultati e impatti generati, secondo le linee guida dell’International Integrated Reporting Framework. Il progetto ASU, supportato metodologicamente dal Dipartimento di Scienze Economiche e Statistiche dell’Università di Udine, punta a rendere misurabile il valore creato a livello umano, sociale e ambientale.

“Viviamo in un’epoca in cui si misura tutto in termini economici, dimenticando spesso il vero valore delle azioni. Questo progetto restituisce centralità al concetto di valore sociale, proponendo uno standard innovativo per il mondo sportivo”, ha spiegato il professor Andrea Garlatti.

Le iniziative in programma: dall’ambiente alla formazione

Il progetto “Un futuro di sport responsabile”, che si svilupperà dal 1° luglio al 31 dicembre 2025, prevede numerose azioni concrete. Tra queste, l’introduzione di contenitori per la raccolta differenziata e attività educative rivolte agli atleti grazie a Edugame, in collaborazione con Net S.p.A. “Lo sport è un alleato strategico per la sostenibilità. Siamo orgogliosi di accompagnare ASU in questo percorso”, ha sottolineato Giandavide D’Andreis.

A queste si aggiunge la distribuzione di borracce in alluminio, donate da CAFC, per ridurre la plastica monouso, e la promozione dell’educazione ambientale nei centri sportivi. “Donare una borraccia significa promuovere uno stile di vita autentico e sostenibile”, ha dichiarato Fiorenza Campion.

Un altro tassello importante è la formazione dei dirigenti sportivi: grazie al sostegno della Regione FVG, partirà il primo corso italiano dedicato alla gestione etica e sostenibile delle associazioni sportive (“ESG Sportplan”), nell’ambito della Scuola dello Sport del CONI FVG. “Un progetto che può diventare un modello per tutte le realtà del territorio”, ha dichiarato il presidente Andrea Marcon.

Mobilità sostenibile e inclusione: lo sport come motore di cambiamento

Il piano ASU prevede infine azioni per incentivare la mobilità sostenibile, come campagne di sensibilizzazione su car sharing e uso dei mezzi pubblici, in collaborazione con il Comune di Udine. Al centro, sempre lo stesso obiettivo: rendere lo sport un catalizzatore di benessere e consapevolezza sociale.

Lo sport veicola valori universali. Se a questi aggiungiamo sostenibilità, inclusione e rispetto per l’ambiente, può diventare uno strumento potentissimo per costruire una società più giusta“, ha concluso Filippo Pesce.