L’intervista a Claudio Siciliotti, presidente di NET.
Che cos’è l’educazione ambientale e come si concretizza all’interno di una società? Questo l’interrogativo che rispecchia il fine di Net-Education – iniziativa di educazione alla consapevolezza ambientale nata da NET S.p.A. nel 2019 -, ovvero formare le persone sull’importanza della collaborazione attiva e sociale attraverso la raccolta differenziata e il riciclo.
Claudio Siciliotti, presidente di NET S.p.A. dal 2024, ha approfondito il tema raccontandoci come Net-Education stia evolvendo tra nuove iniziative sul territorio, collaborazioni e prospettive future.
Net S.p.A è attiva a Udine con iniziative di sensibilizzazione, dagli stand interattivi per la Giornata Mondiale del Gioco e per Friuli Doc, alla collaborazione con Udinese Calcio e ASU Udine con i Summer Camp. Come si traduce questo impegno negli altri 56 comuni serviti dall’azienda?
“Il nostro impegno non si ferma a Udine. In tutti i 57 comuni serviti da Net proponiamo attività personalizzate, laboratori didattici, interventi nelle scuole e momenti di sensibilizzazione sul territorio. Ogni iniziativa viene calibrata sulle esigenze locali: dai piccoli centri della pianura friulana fino alle aree montane, cerchiamo di portare sempre la stessa qualità educativa, con l’obiettivo di coinvolgere studenti, famiglie e cittadini in modo concreto e partecipativo”.
Quali sono i progetti che Net-Education ha in programma per il prossimo futuro sul territorio friulano?
“Stiamo ampliando Net-Education con nuove attività per le scuole e i centri estivi: laboratori interattivi, esperienze pratiche di economia circolare, visite guidate agli impianti di trattamento e iniziative nei parchi e nelle piazze. L’obiettivo è far diventare la sostenibilità una pratica quotidiana e diffusa, facendo sì che i ragazzi diventino protagonisti attivi del cambiamento”.
Net-Education è nato nel 2019, poco prima del boom di interesse per l’educazione ambientale che ha raggiunto il picco nell’aprile 2021, in piena pandemia Covid-19. Visione lungimirante o semplice coincidenza?
“Sì, possiamo dire che forse siamo stati lungimiranti come azienda. Abbiamo creduto fin dall’inizio che l’educazione ambientale non fosse un trend passeggero, ma una leva fondamentale per il futuro. La pandemia ha solo accelerato l’attenzione verso temi come la salute dell’ambiente e la responsabilità individuale: noi eravamo già pronti a rispondere con strumenti concreti e partecipativi”.
Oggi, con l’interesse che dal 2022 è crollato fino a dimezzarsi nel 2025, come si può rilanciare il tema dell’educazione ambientale e quali prospettive si è posta Net-Education in questo scenario?
“La sfida non è inseguire numeri di ricerca, ma creare esperienze significative. Per Net-Education, il rilancio passa da laboratori innovativi, centri estivi, eventi pubblici e campagne di comunicazione mirate. Vogliamo far capire che la sostenibilità non è un tema astratto: riguarda la vita quotidiana di ciascuno e può diventare divertente, pratico e coinvolgente”.
Quanto conta parlar franco con i cittadini, mettendoli in guardia sul loro ruolo attivo nella raccolta differenziata? E con i più piccoli, quali risultati concreti avete ottenuto con i progetti educativi?
“Parlare chiaro è essenziale. Non possiamo lasciare che la raccolta differenziata resti solo un obbligo: deve diventare un gesto consapevole. Con i ragazzi vediamo risultati concreti: oltre 6.000 studenti coinvolti nel 2024–2025, più di 450 ore di laboratori, comportamenti virtuosi che poi riversano anche nelle famiglie. Quando i bambini imparano, tutta la comunità beneficia”.
Nel progetto “ReCap – Recuperiamo insieme le capsule di plastica”, Net S.p.A ha collaborato con partner come Illy e Nestlé. Quanto conta, in termini di comunicazione sociale, affiancarsi a grandi nomi?
“Collaborare con realtà di rilievo aiuta a rendere il messaggio più forte e credibile. Il nostro obiettivo è far capire che ogni piccolo gesto conta e che la sostenibilità è un impegno collettivo. Avere partner noti permette di ampliare la partecipazione e mostrare che la responsabilità ambientale è condivisa, dai cittadini alle imprese”.
Chi non comunica sui social media rischia di non esistere. Quanto è decisiva per Net-Education l’attività social?
“I social sono uno strumento imprescindibile per far arrivare i nostri messaggi a cittadini, studenti e famiglie. Pubblicare risultati, storie e video dei laboratori serve a ispirare, coinvolgere e trasmettere esempi concreti. È fondamentale non solo informare, ma anche creare una comunità che si senta parte di un percorso condiviso”.