Le risse, le baby gang, le paure dei cittadini, i vigilantes: il nodo sicurezza a Udine

La mappa degli ultimi casi di microcriminalità fatta dal Comitato Udine Sicura

La questione sicurezza a Udine.

Risse, furti, gruppi di giovani con atteggiamenti aggressivi: fenomeni di microcriminalità che stanno avendo una grande eco nella cronaca di questo periodo, che spaventano la gente e che riportano al centro del dibattito il nodo della sicurezza a Udine.

Il Comitato Udine Sicura ha tracciato una mappa degli episodi segnalati negli ultimi giorni: dalla Corte del Giglio (dove le segnalazioni parlano di ragazzini con atteggiamenti provocatori e minacciosi, tentativi di furto, sporcizia) alla Galleria Bardelli, dove recentemente è avvenuto un furto a danno di altri giovani); dalle risse nella zona di San Domenico allo spaccio, sporcizia e degrado della zona del parchegggio Magrini della scuola IV Novembre.

Il Comitato avanza le sue richieste: maggiore illuminazione in alcune aree, ma soprattutto l’utilizzo dell’esercito nella sorveglianza del territorio. “L’impiego dell’esercito e dei suoi uomini consentirebbe di sorvegliare e pattugliare più aree contemporaneamente alle forze dell’ordine e abbiamo visto che la presenza scoraggia chi delinque o chi è violento” dicono.

“Seguiamo con attenzione le iniziative dell’amministrazione comunale e tutti vorremmo che
la città fosse un susseguirsi di piazze verdi e fiorite e di spazi ospitali nei quali ritrovarsi; ci
domandiamo però se sia opportuno farlo adesso, in piazza Garibaldi e Piazza San
Cristoforo
, pur senza entrare nel merito delle questioni del traffico. Come comitato Udine Sicura abbiamo notato che proprio molte aree pedonalizzate e poco frequentate finiscono in mano a spacciatori o sfaccendati, quando non in balia di baby gang o comunque si voglia chiamarle.
Vedendo quale sia la vita serale della desertica Piazza XX Settembre, riteniamo che Piazza
Garibaldi possa rivelarsi, al buio, una landa ancor più desolata e quindi appetibile
per chi
delinque.

“Infine – conclude il Comitato -, vogliamo porre l’attenzione su eventuali chiusure anticipate dei negozi, dovute unicamente al disagio ed alla preoccupazione di negozianti ed esercenti causata dalla sensazione palpabile di insicurezza; è un problema gravissimo che non va sottovalutato e
sul quale contiamo di tornare a breve con dati e testimonianze più precise”.

Le iniziative delle istituzioni.

Più che di baby gang, le istituzioni parlano di gruppi non strutturati di ragazzi accomunati dal disagio giovanile. Gli ultimi dati della Prefettura parlano di un aumento dei reati in città: circa il 7% in più nel 2022 rispetto al 2018. Recentemente la Questura ha comunicato che, secondo i numeri del Ministero dell’Interno, i reati da strada, tra il 2022 e il 2023 sono rimasti sostanzialmente su livelli simili, se non in lieve diminuzione.

Questo non toglie che siano state messe in campo nuove misure per aumentare la sicurezza, a partire dall’aumento dei controlli e della presenza di forze dell’ordine sul territorio. L’ultimo provvedimento, la presenza di vigilantes sugli autobus: la sperimentazione partirà in aprile e vedrà la presenza sui mezzi pubblici di guardie giurate, da capolinea a capolinea, dalle 13 alle 22 mentre un’altra squadra sarà operativa nei fine settimana.

Il Comune di Udine, inoltre, sta lavorando ad un progetto di sicurezza partecipata che coinvolgerà i cittadini, opportunamente formati, che si occuperanno di segnalare, tramite i canali previsti, alcuni casi specifici, in ogni caso senza la possibilità di intervenire con iniziative personali. Il ruolo di osservazione e segnalazione è limitato solo a casi di sospetto spaccio di sostanze stupefacenti o di bullismo, a situazioni di disturbo della quiete pubblica, davanti ad atti vandalici o presunto utilizzo indebito di spazio pubblico, come anche di fronte a ostacoli pericolosi sulle vie di comunicazione o a veicoli che si sospettano rubati.