Seggi fuori dalle scuole di Udine, anche il candidato Marchiol appoggia la petizione

Ivano Marchiol candidato sindaco di Spazio Udine, Movimento 5 Stelle e Udine città Futura non ha alcun dubbio: “É impensabile che ancora oggi ci troviamo a dover privare studenti e scolari del sacrosanto diritto di andare a scuola. I fondi 2020 destinati a questo scopo, per individuare nuove postazioni per i Seggi, dopo tutti i mesi senza scuola, non sono stati minimamente presi in considerazione dall’Amministrazione Comunale. Nessuno e nessuna potrebbe accettare ulteriori chiusure, a maggior ragione dopo quelle dovute al contrasto della pandemia. Nessun lavoratore, nessuna attività commerciale, nessuna attività culturale avrebbe ovviamente accettato chiusure ingiustificate, eppure, sulle teste di ogni studente di Udine e di ogni insegnante, si può continuare ad agire indisturbati. Perché aUdine bambini e ragazzi non hanno diritti di cittadinanza e sulle famiglie viene scaricato tutto il peso del disinteresse del Comune. Dalle Mense alle scelte arbitrarie su pre-accoglienza e post accoglienza di scuole dell’infanzia e primarie, fino a questo paradosso: le elezioni Amministrative faranno perdere ben 6 giorni di scuola ai ragazzi”.

“Non si dica- conclude Marchiol – che era impossibile fare diversamente: da oltre vent’anni lo fa Codroipo individuando spazi dedicati, Pordenone lo ha fatto e altri 183 Comuni hanno trovato soluzioni alternative. Udine ha spazi di riferimento in molti quartieri (si pensi alle ex sedi Circoscrizionali), e anche all’interno di alcune scuole potrebbero essere ricavati spazi idonei consentendo la prosecuzione delle lezioni. Perché si è cittadini con diritti dalla nascita, e non solo dal momento in cui si può votare