Udine, sindacati e Comune contro la povertà: cosa prevede il protocollo d’intesa

Il contrasto alla povertà, il sostegno alle persone fragili e alle famiglie, la promozione dell’invecchiamento attivo, il potenziamento delle politiche abitative, politiche su fisco e tariffe locali che continuino a seguire criteri di progressività, il sostegno allo sviluppo economico e occupazionale del territorio, la legalità e la solidarietà come principi cardine dell’azione pubblica. Sono gli obiettivi condivisi al centro del protocollo d’intesa firmato ieri, martedì 11 novembre, dall’amministrazione comunale di Udine e dalle segreterie territoriali e dei Sindacati Pensionati di Cgil, Cisl e Uil.

L’accordo, che ha una durata di 12 mesi rinnovabili di ulteriori 12, punta a rafforzare e rinnovare il welfare locale e a sviluppare un sistema di collaborazione stabile tra amministrazione e parti sociali, capace di rispondere in modo efficace ai bisogni della cittadinanza e di favorire la coesione della comunità udinese. A firmarlo il sindaco Alberto Felice De Toni e i referenti territoriali di Cgil, Cisl e Uil: Emiliano Giareghi e Natalino Giacomini per Cgil e Spi, Giorgio Lazzarini e Flavia Blasigh per Cisl e Fnp, Alfredo Gon e Michele Cipriani per Uil e Uilp.

Il Comune si impegna a migliorare l’efficacia e l’accessibilità dei servizi e a semplificare le procedure, in particolare per i nuclei familiari e i cittadini più vulnerabili. In ambito fiscale saranno mantenute politiche eque e progressive, confermando e se possibile estendendo l’attuale fascia di esenzione dall’addizionale Irpef (15 mila euro) e le agevolazioni sulle Tari.

Previsti anche interventi in materia di trasporto locale (revisione della rete e sostegno al trasporto agevolato per anziani e disabili) e di politiche abitative a favore delle famiglie con redditi medio-bassi, azioni di sostegno nei casi di crisi aziendali per salvaguardare l’occupazione e la tenuta del tessuto produttivo locale, politiche per l’accoglienza diffusa e l’integrazione dei cittadini stranieri, riconosciute come risorsa per l’equilibrio demografico e lo sviluppo del territorio.

Ampio spazio è riservato alle politiche per la popolazione anziana, in attuazione della legge regionale 22/2014 sull’invecchiamento attivo. Il Comune e le organizzazioni sindacali, in particolare, collaboreranno alla realizzazione di progetti di prevenzione sociale e sanitaria, al potenziamento dei servizi domiciliari e residenziali, alla promozione di attività culturali, sportive e di volontariato che favoriscano il benessere e la partecipazione attiva degli anziani, anche come strumento di prevenzione e contrasto alle patologie croniche.

Le dichiarazioni.

“Il protocollo – spiegano i rappresentanti confederali e dei sindacati pensionati Cgil-Cisl-Uil – rappresenta un importante strumento di dialogo e corresponsabilità tra l’amministrazione cittadina e le organizzazioni sindacali, unite dall’obiettivo comune di costruire una Udine più solidale, inclusiva e sostenibile, capace di coniugare equità, sviluppo e attenzione alle persone, a partire da quelle più vulnerabili e agli anziani”. Condiviso anche l’impegno a monitorare periodicamente l’attuazione degli impegni assunti, in un percorso condiviso di miglioramento continuo e progressivo dei servizi e della qualità della vita dei cittadini.

“È un passo concreto verso una città a misura di anziano, ma anche, in realtà, a misura di tutte le età. Con questa firma – ha dichiarato il sindaco Alberto Felice De Toni – Udine diventa la prima città del Friuli Venezia Giulia a dotarsi di uno strumento di concertazione strutturato con le organizzazioni sindacali dei pensionati, riaffermando l’importanza del confronto e della corresponsabilità nel disegnare le politiche di welfare. Davanti a una società in cui la popolazione anziana è in costante crescita, compiamo un passo importante verso una città che si impegna verso le famiglie, verso le generazioni future e verso il benessere di tutti i cittadini. Una città equa, solidale e capace di prendersi cura di tutte le sue generazioni”.

A spiegare la natura dell’accordo è anche, infine, l’Assessore alla salute ed equità sociale Stefano Gasparin: “L’accordo firmato ristabilisce un dialogo che si era interrotto per diversi anni, prima che questa amministrazione si impegnasse a recuperarlo”, spiega. “Si tratta di un ulteriore passo in avanti per una città più equa, che si occupa della lotta alla povertà, di accesso ai servizi, di equità, e di cosa può fare una comune per tutti i suoi cittadini”, conclude.