Udine sempre più accessibile: via le barriere architettoniche in 30 edifici pubblici

La fase 2 del Peba per l’eliminazione delle barriere architettoniche a Udine.

Prende il via la fase 2 del Piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche (Peba) di Udine: il Comune ha infatti ottenuto un finanziamento ministeriale di 20 mila euro che andrà a parziale copertura del nuovo piano, che sarà consegnato entro il 2024 e che prevede una spesa totale di 40 mila euro.

Sul tema, l’assessore alla pianificazione territoriale Andrea Zini e quello alle Opere pubbliche Ivano Marchiol hanno incontrato ieri in Municipio i portavoce delle principali associazioni sul territorio che rappresentano le persone più fragili della comunità cittadina.

“Questo primo incontro è stato per noi fondamentale per raccogliere le esigenze dell’utenza a cui è indirizzato l’intervento”, ha spiegato Zini. “Abbiamo voluto, in questa fase introduttiva, raccogliere le loro opinioni per capire quali sono i punti più critici e quali le priorità per rendere accessibili i luoghi dell’amministrazione pubblica e i suoi servizi, agendo di conseguenza nella pianificazione degli interventi in risposta a dei bisogni concreti”.

Mentre il primo Peba, approvato in consiglio comunale nel 2022, delinea il pieno di interventi necessari a rendere completamente accessibile le strade e i percorsi pedonali del centro storico o comunque interni al “ring”, questo secondo step si occuperà invece dell’accessibilità alle persone con disabilità motorie, cognitive e sensoriali di un totale di 30 edifici di proprietà comunale e delle opere da pianificare nei prossimi mesi a tale scopo.

Ai partecipanti è stato distribuito un questionario da compilare, sia in forma cartacea sia online sulla pagina dedicata al Peba del Comune, per riunire le opinioni, le eventuali proposte di integrazione e le segnalazioni riguardo agli edifici su cui gli interventi sono più urgenti, in relazione alla loro destinazione d’uso: culturale, scolastica, socio-sanitaria, sportiva e le sedi degli uffici e sportelli comunali.

All’incontro erano presenti il referente del C.R.I.B.A. Michele Franz, la prof.ssa Christina Conti dell’Università degli Studi di Udine, il presidente della Consulta Disabili FVG Aldo Gigante, e i progettisti incaricati dall’Amministrazione che di concerto con gli architetti Francesco Casola ed Erika Gaiatto dello studio Global Project-Tabula – a cui è stato affidata la progettazione del nuovo piano – hanno illustrato alla platea quali saranno i successivi step.

Dopo la presentazione del piano da parte dei progettisti è stato lasciato ampio spazio per un confronto diretto tra associazioni e Amministrazione. A riguardo, Marchiol ha sottolineato come “il dibattito abbia portato a molteplici spunti e riflessioni sul tema delle barriere architettoniche, con particolare interesse non solo alle barriere fisiche come scalini, gradoni e impedimenti strutturali, ma anche alle barriere tecnologiche, in particolar modo all’assenza di un supporto alle persone con disabilità sensoriali come cecità e sordità nell’accesso ai servizi.

“Questi momenti di confronto – conclude Marchiol – sono importanti non solo per capire le esigenze dei cittadini in tema di accessibilità, ma anche perché impostano un modo di ragionare e di pianificare le opere a 360 gradi, multidisciplinare, che tratta l’accessibilità degli edifici pubblici e dei percorsi pedonali come un elemento strutturale e non di contorno”.