Patto tra l’Università e il Comune per eliminare le barriere architettoniche

Firmato accordo attuativo per il Peba tra il Comune e l’Università.

L’argomento principale della videoconferenza tenutasi tra Comune e Università di Udine è stato l’accordo attuativo per il progetto di ricerca utile alla concretizzazione del Peba, il Piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche. Documento attraverso il quale le amministrazioni pubbliche si impegnano a garantire spazi accessibili alle persone diversamente abili, attraverso l’abbattimento delle barriere architettoniche.

Presenti all’incontro, per il Comune di Udine il sindaco Pietro Fontanini, l’assessore alla pianificazione territoriale Giulia Manzan e l’assessore ai rapporti con l’università di Udine Giovanni Barillari; per l’Ateneo friulano, il rettore dell’ Università degli Studi di Udine Roberto Pinton, la referente del progetto Christina Conti e il responsabile di Cantiere Friuli, professor Mauro Pascolini.

“Siamo convinti – ha dichiarato l’assessore Giulia Manzan – che l’Ateneo possa contribuire in maniera fattiva al progetto implementando le nostre conoscenze in termini di inclusione sociale, sostenibilità, innovazione e valorizzazione del patrimonio architettonico e culturale”.

La collaborazione con l’Università si attuerà attraverso un’attività di studio e ricerca finalizzata a mappare la situazione attuale del territorio comunale, ad analizzare le buone pratiche da poter mettere in atto, a identificare le esigenze di accessibilità sul territorio comunale e a definire le priorità. Per la definizione del piano, il Comune investirà 25mila euro, mentre l’Università 10mila euro. L’obiettivo è riuscire a chiudere il progetto entro la fine di novembre 2020.

“Ancora una volta – ha affermato il sindaco – l’Università mette a disposizione della città di Udine le proprie competenze, professionalità e strumentazioni per la definizione di una visione prospettica e di lungo periodo del nostro territorio già avviata con l’esperienza del Cantiere Friuli”. 

“Grazie al contributo del dipartimento politecnico di ingegneria e architettura e di Cantiere Friuli – ha dichiarato il rettore Pinton – l’Università si trova ad essere parte attiva, propedeutica ed essenziale alla realizzazione di un piano che, nel valorizzare e rendere più fruibile il patrimonio artistico e architettonico della città anche alle persone disabili, renderà Udine ancor più vivibile e inclusiva”.

“Esprimo grande soddisfazione – ha aggiunto l’assessore Barillari – perché con oggi il protocollo d’intesa fra Università e Comune di Udine trova applicazione concreta. L’attenzione alle fasce di popolazione più fragili e vulnerabili è un elemento molto significativo e di qualità, e dimostra come possa diventare vincente la sinergia fra l’Università del Friuli, incubatore di conoscenza e competenza, e la città di Udine che, dopo tanti anni, ha finalmente saputo cogliere questa grande opportunità”.

Il responsabile di Cantiere Friuli, Mauro Pascolini ha sottolineato quanto sia fondamentale valorizzare gli spazi e la mobilità urbana e la referente del progetto Christina Conti ha sostenuto che l’accesso alla città è un requisito fondamentale. “Dobbiamo iniziare a lavorare”, ha concluso Conti.