Partono i lavori per risolvere l’emergenza della tempesta Vaia a Pulfero

In arrivo 310 mila euro.

Dopo la devastazione causata dalla tempesta Vaia nell’ottobre del 2018 sulla montagna friulana, i soldi stanziati dagli enti locali e nazionali iniziano a produrre risultati concreti. A Pulfero, infatti, sono stati recentemente approvati dall’amministrazione comunale gli interventi di manutenzione del torrente Natisone, nel tratto Brischis-loch e Biacis compresi nel territorio comunale.

Già a giugno, infatti, la Giunta regionale aveva deciso di stanziare per il comune delle Valli 310 mila euro per questi lavori. A luglio, quindi, è stata individuata la ditta appaltante, per i cui servizi saranno necessari oltre 220 mila euro. Il contratto d’appalto è stato firmato a inizio settembre e ora i cantieri sono in fase di avvio. La stessa, inoltre, ha fatto richiesta al Comune di subappaltare a una ditta terza le opere di demolizioni e scavi per un totale di 65 mila euro.

I problemi provocati dal cataclisma atmosferico a Pulfero riguardano la fitta vegetazione e i sentieri che vi passano attraverso. Ad esempio, il passo che collega il castello di Ahrensperg con le grotte di San Giovanni d’Antro. Già a novembre dello scorso anno, comunque, erano stati ricostruiti le parti di sentiero erosi dall’acqua, tagliati gli alberi caduti, puliti i rovi caduti sul tracciato. La sua accessibilità, quindi, era già stata ripristinata. Con i nuovi lavori, quindi, si provvederà a una messa in sicurezza più generale della zona.

Nell’elenco degli interventi da realizzare in regione a causa del passaggio della tempesta, pubblicato dal Commissario delegato all’emergenza, si trova la specifica dei lavori da realizzare. A seguito all’ultimo evento di piena, infatti, è necessario risolvere il il cedimento delle gabbionate, mentre la frana della scarpata superiore si è estesa a quasi a tutto il fronte interessato. “In particolare – si legge – ha ceduto una porzione consistente di gabbionata immediatamente a valle della piattaforma fino in prossimità del fabbricato presente sulla sommità della scarpata” e una esterna nel tratto più a valle, sempre in corrispondenza del fabbricato.