Ecografo portatile donato al Distretto di Gemona: servirà per i pazienti domiciliari

Donato un ecografo portatile.

Un ecografo portatile è stato donato al Distretto Sociosanitario del Gemonese, Canal del Ferro e Val Canale da parte della filiale di Gemona di Prima Cassa – Credito Cooperativo FVG: servirà soprattutto per i pazienti domiciliari.

“Ringrazio il direttore della filiale di Gemona, Ludwig Gubiani, il Presidente dell’Ente Obiettivo Benessere Giuseppe Varisco e i loro collaboratori, per la gentile e preziosa donazione al personale del Distretto Sociosanitario” dichiara il direttore sanitario, David Turello, che ha aggiunto: “Questo dispositivo (ecografo portatile VSCAN collegato con modalità WiF ad un tablet) consentirà di incrementare le potenzialità diagnostiche al letto del paziente nel proprio domicilio, senza la necessità di spostamenti evitabili verso strutture sanitarie (ospedale in primis); ciò nell’ottica di coniugare quanto più possibile equità di accesso e prossimità delle cure anche in favore degli utenti residenti nei centri logisticamente più lontani dal Presidio Territoriale di Gemona o di Tarvisio”.

Come rappresentato dal dottor Alessandro Cigalotto, specialista del Servizio Medico Mobile Territoriale (SMMT) operante nel Distretto Sociosanitario prevalentemente al domicilio di pazienti allettati, l’impiego routinario dello strumento sul territorio potrà consentire l’effettuazione di esami ecografici per finalità diagnostiche (ecografie addominali, toraciche, vascolari) ma anche terapeutiche (paracentesi evacuative, posizionamento di cateteri vascolari o vescicali) evitando il trasferimento in ospedale di soggetti allettati difficilmente trasportabili in oltre il 90% dei casi.

“A beneficiare dell’utilizzo dell’ecografo – ha precisato Turello -, saranno soprattutto le categorie di pazienti considerate particolarmente “fragili”, ossia pazienti anziani con plurime patologie croniche e pazienti oncologici, vale a dire pazienti per i quali il contesto di cura e quello di vita coincidono e per i quali la disponibilità di specialisti e prestazioni di qualità bed-side può fare la differenza. E’ anche grazie a partnership come queste – ha concluso Turello -, che è possibile perseguire l’obiettivo di garantire ai nostri assistiti cure sicure e di qualità nei diversi contesti, incluso quello domiciliare, principale mission dell’Azienda Sanitaria Friuli Centrale”.