Torna la 24 ore di Buttrio con un nuovo progetto di solidarietà

La 24 ore di Buttrio celebra i 20 anni.

Una stanza multisensoriale dedicata alla Neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza territoriale di Udine dell’Azienda sanitaria universitaria Friuli centrale (ASUFC). È il progetto di solidarietà dell’edizione 2025 della “24 ore di Buttrio”, la storica staffetta a squadre – che quest’anno celebra 20 anni – ideata dal Gruppo Alpini di Buttrio e dall’associazione Podismo Buttrio, con il patrocinio del Comune di Buttrio, della Regione Fvg e con il supporto di numerosi sponsor.Finora la manifestazione, che si svolgerà il 14 e 15 giugno, ha raccolto oltre 290.000 euro, destinati a strutture sanitarie e ospedaliere della regione.

“La serata di presentazione in villa di Toppo Florio ha espresso tutta la forza del sostegno comune orientato verso un progetto che dona speranza e concretezza – afferma Michele De Luca, capogruppo del Gruppo Alpini di Buttrio, ringraziando tutti i presenti per il contributo e la partecipazione –. Invito a partecipare numerosi alla prossima edizione della “24 ore di Buttrio” affinché, unendo le forze, si possa continuare a far crescere un’iniziativa che rappresenta un faro di speranza per le famiglie e per i giovani pazienti”.

La presentazione.

Alla presentazione sono intervenuti i medici referenti del progetto Franco Bin, direttore della Neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza territoriale di Udine, Tiziana Rinaldi, responsabile della piattaforma Età evolutiva e sviluppo della persona dell’ASUFC, il direttore socio-sanitario Asufc Massimo Di Giusto, la direttrice del Dipartimento territoriale Anna Paola Agnoletto, il direttore generale dell’Asufc, Denis Caporale, che ha elogiato il progetto “per il suo carattere innovativo e l’impatto positivo nel settore della neuropsichiatria infantile, spesso trascurato”. Presenti anche il neo presidente vicario della sezione ANA Udine, Lucio Favero, con il vicepresidente Luca Toneatto, il consigliere regionale Mauro Di Bert, il  sindaco di Buttrio Eliano Bassi.

“Importante un servizio capillare e integrato che garantisca una presa in carico completa per bambini e ragazzi con problematiche di neuro-sviluppo e psicopatologia”ha riferito ladott.ssa Rinaldi, sottolineando il valore aggiunto della stanza multisensoriale, “un ambiente di stimolazione controllata che può offrire benefici terapeutici e migliorare l’interazione relazionale”. Il dottor Bin ha illustrato la riorganizzazione in corso del servizio, delineando le prospettive future e l’impegno costante “per un’assistenza sempre più accessibile e centrata sui bisogni delle famiglie”. A rendere la serata particolarmente toccante, le commoventi testimonianze delle famiglie Vit, Trevisan e Della Mora sulle difficoltà vissute nel percorso di cura dei loro figli, sempre con la speranza che ogni contributo possa fare la differenza.