In difficoltà sulla ferrata in Val Pesarina a 2.300 metri, passano la notte tra le montagne

Gli escursionisti soccorsi sulla ferrata in Val Pesarina.

Se la sono vista brutta, ma dopo la paura è arrivato il sollievo per la venuta dei soccorsi. Si è concluso alle 6.30, con il rientro al rifugio De Gasperi dei due dispersi e all’auto dei soccorritori, il soccorso ai due escursionisti in difficoltà al rientro dalla ferrata dei Cinquanta, la più lunga della nostra regione.

Gli escursionisti erano partiti dal rifugio alle otto del mattino, si sono attardati e hanno avvisato i gestore chiedendogli di andare loro incontro con le torce frontali. Il gestore è salito fino al canale roccioso che congiunge la Forca dell’Alpino alla ferrata, ma non se l’è sentita di proseguire da solo su terreno alpinistico. I due escursionisti non arrivavano e non erano più raggiungibili al telefono e così il gestore ha chiamato il numero di emergenza Nue112.

I due escursionisti, un uomo del 1953 di Udine e una donna del 1955 di Cadoneghe (Padova), oltre ad essere senza torce frontali, erano entrambi esausti. Due soccorritori della stazione di Forni Avoltri del Soccorso alpino sono partiti a piedi alle 23.30 dalla Val Pesarina con attrezzatura leggera seguiti poi da altri due della Guardia di Finanza e hanno raggiunto gli escursionisti a quota 2.300 metri. Li hanno assicurati nel percorso di discesa e lentamente li hanno accompagnati fino al rifugio, lasciandoli lì poco dopo le 5.30 del mattino per poi rientrare a valle.