La comunità di Tolmezzo sconvolta per la scomparsa del piccolo Federico Nait

Il dolore per la scomparsa del piccolo Federico.

Otto anni compiuti a febbraio. Il piccolo Federico si era appena affacciato alla vita, che avrebbe avuto tutto il diritto di vivere come tutti i bambini della sua età.

Abitava nella piccola comunità di Illegio, tra le Alpi carniche, a pochi chilometri da Tolmezzo, popolata da poco più di 300 anime, tutte strette attorno al dolore lacerante della famiglia. Papà Clay, titolare dell’officina sita in via Brasil, a Tolmezzo, e mamma Stefania, hanno lottato assieme al piccolo guerriero fino alla fine.

La lotta di Federico, contro una tremenda malattia oncologia, era iniziata da tempo. Lui, ha sempre combattuto con il sorriso, che lo ha sempre contraddistinto, a fianco dei genitori e dell’equipe medica del reparto oncoematologico dell’ospedale Burlo Garofalo di Trieste.

“È immenso il dolore per la morte di Federico, insieme all’ammirazione per la forza di questo piccolo bimbo dalla grande anima, che in questi anni ha saputo avere una dolcezza, un coraggio, una pazienza e un sorriso indimenticabili. Anche un bambino può insegnare tanto e può dare tantissimo, e anche in una vita breve ci può essere tanta vita, Federico lo ha dimostrato. Mai come in un momento del genere si sente l’atroce ferita della morte e si riaprono le domande più profonde. Pur con una enorme amarezza, dentro rimane una voce: non può essere che la morte sia l’ultima parola, l’amore non può accettarlo. Federico, grazie di quello che hai saputo dare, ora entra in quella vita piena di pace e gioia che la fede chiama Paradiso”, queste le parole pregne di dolore, che si unisce alla fede, di Don Alessio, parroco di Illegio.

Mercoledì 8 giugno, alle ore 19, presso la chiesa di Illegio, verrà celebrato il santo rosario, mentre i funerali avranno luogo giovedì 9 alle ore 14 e 30. Si ringrazia tutti coloro vorranno contribuire alla ricerca per combattere le malattie oncologiche pediatriche, in memoria di Federico, ed a favore di tutti i bambini che stanno combattendo queste spietate battaglie.