La banchina del porto di Trieste fino a Cervignano con un progetto innovativo

Assologistica premia progetto per porto di Trieste.

Il dinamismo del porto di Trieste e il sistema logistico integrato del Fvg hanno fatto centro, aggiudicandosi, con il progetto “Banchina estesa”, il premio Logistico Anno 2021, assegnato ogni anno da Assologistica, il sodalizio nazionale delle imprese di logistica che conta oltre 250 aziende associate operanti in Italia.

A concorrere con il progetto vincitore è stata una cordata fondata sulla condivisione di solide e riconosciute competenze e formata da partner che rappresentano l’eccellenza nel settore: l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Orientale (porti di Trieste e Monfalcone), Dfds, compagnia di spedizioni e logistica internazionale danese nonché operatore Ro-Ro leader nel mondo, Alpe Adria Global Intermodal Logistics, società di logistica basata a Trieste con know-how specializzato nella gestione coordinata del vettore ferroviario, stradale e marittimo e Interporto di Cervignano.

È stato Antonio Gurrieri, amministratore delegato di Alpe Adria Spa, a ritirare il prestigioso riconoscimento giovedì16 dicembre, in occasione della 17/a edizione dell’evento svoltasi in versione ibrida, quindi parte in streaming e parte presso l’Auditorium Gio Ponti di Assolombarda, a Milano. “Una grande soddisfazione – ha commentato Gurrieri – perché questo premio è l’esito di un ottimo lavoro di squadra che ha visto tutti i partner impegnarsi per valorizzare il sistema logistico integrato di questa regione”.

Il progetto.

Scendendo nel dettaglio, il progetto “Banchina estesa” prevede due funzioni per l’interporto di Cervignano: quella di “Buffer Intermodale” e quella di “Gateway dei servizi”. Per quanto riguarda la prima funzione, il progetto pilota ha collegato temporaneamente il molo V dello scalo giuliano all’interporto di Cervignano, “banchina temporanea” per un test su due servizi ferroviari internazionali già attivi sullo scalo: Norimberga-Trieste (in arrivo) e Trieste-Karlsruhe (in partenza). Il risultato del test è stata la scelta di una soluzione che prevede, appunto, la realizzazione di una funzione di “banchina estesa” del porto di Trieste, composta dalla funzione “Buffer” nell’interporto di Cervignano, con aree di parcheggio/deposito/storage, e collegamento ferroviario come servizio complementare da e per il porto di Trieste con accesso diretto ai terminali. In questo caso, lo scenario è incentrato su Cervignano come “Smoother”, risolutore delle problematiche operative che si verificano a Trieste. Quanto alla seconda funzione, “Gateway”, il primo step progettuale è stato quello di effettuare un’analisi sui servizi già attivi al Porto di Trieste, studiandone un’opportuna integrazione, mentre nella seconda fase sono stati presi in considerazione tutti I potenziali servizi, con l’obiettivo di realizzare all’interporto di Cervignano appunto un “Gateway” dei servizi, ossia una fermata commerciale per raggruppare volumi.