Al via i lavori nell’esedra di Villa Manin: a fine cantiere ospiterà una grande mostra

Da sinistra a destra: l'assessore regionale al Patrimonio Sebastiano Callari, il Soprintendente Fvg Andrea Pessina, il vice presidente con delega alla Cultura Mario Anzil, la direttrice centrale Cultura Anna Del Bianco

Consegnati i lavori per sistemare l’esedra di Villa Manin.

Prima il cantiere, che durerà più di un anno, poi una grande mostra: sono stati consegnati ufficialmente ieri i lavori per la sistemazione dell’esedra di Levante di Villa Manin. Un investimento di 3,2 milioni per un intervento propedeutico a rendere fruibili i locali (due piani per oltre 250 metri di lunghezza con sale espositive cui si aggiunge un corridoio unico ad arcate centrali nel piano sottotetto) con l’obiettivo di ospitarvi la grande mostra “Confini” con cui la Regione celebrerà, alla fine del prossimo anno, la chiusura di GO!2025.

“E’ un giorno particolarmente emozionante – ha detto il vicegovernatore con delega alla
Cultura Mario Anzil – perché riteniamo che questo luogo sia il centro della visione della cultura regionale per i prossimi decenni. Villa Manin è il cuore della produzione culturale in regione. Il recupero dell’esedra di Levante farà di questo luogo uno dei centri privilegiati per grandi mostre a livello internazionale, recuperando e migliorando un progetto di rilancio abbandonato negli anni ’90”.

I lavori, che dureranno circa 450 giorni, sono stati affidati all’impresa Di Betta di Nimis e a una
associazione temporanea di imprese per la progettazione e direzione lavori. Alla consegna era presente anche l’assessore regionale al Patrimonio Sebastiano Callari la cui direzione è responsabile del procedimento “un iter che dall’idea progettuale alla sua realizzazione prevede di portare a termine l’intervento con tempi record, che sono possibili quando nella Pubblica amministrazione si creano sinergie virtuose come questa” ha sottolineato lo stesso Callari.

“Questa – ha aggiunto Anzil – è la piazza più grande di cui disponiamo, seppur priva di una città che la circonda, il che la rende l’agorà dell’intero territorio regionale. Qui possiamo interpretare al meglio il concetto di confine inteso come nuova opportunità di amicizia tra popoli, qui dove si respira l’identità della Repubblica di Venezia che per secoli unì un vasto territorio. Questo sarà uno dei pochi luoghi in Regione e in Italia a possedere le caratteristiche tecnico-ambientali necessarie per ospitare opere artistiche di qualunque tipologia. Il futuro di Villa Manin è quindi legato a mostre di altissimo livello, a luogo di formazione, di produzione e di esposizione culturale”.

Alla consegna dei lavori era presente anche il Soprintendente Archeologia, belle arti e paesaggio del Friuli Venezia Giulia, Andrea Pessina, che ha evidenziato l’esigenza di tutela, conservazione e valorizzazione insiti nel progetto.